Nella giornata di ieri si è assistito ad un passaggio a suo modo storico, con il no opposto dalla Consulta al referendum pro abrogazione della Legge Fornero ad aver certificato come stiano in effetti le cose: la riforma dell'ex ministra non può essere eliminata, l'unica via consiste dunque nel prevedere delle misure che possano contribuire a mitigarne il tono e a sfumarne la rigidità. A seguire da vicino la vicenda, tra gli altri, anche i lavoratori precoci, categoria cui la Legge Fornero ha letteralmente tagliato le gambe: adesso si dovrà lavorare ad un piano bis in grado di agire sul sistema previdenziale nel suo complesso ma anche sul caso Pensioni lavoratori precoci, vertenza sulla quale stenta ancora a concentrarsi l'attenzione di governo e Istituzioni.

A questo punto una delle poche vie di risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci coincide con una riassetto dell'istituto del prepensionamento, manovra certo non di facile attuazione, che sconta in particolare delle problematiche di natura economica: se attori politici e istituzioni sono presso che concordi nel ritenere necessario un intervento di flessibilizzazione del sistema previdenziale nessuno o quasi riesce a studiare programmi che risultino finanziariamente sostenibili: l'ultimo in ordine di tempo a fare un tentativo è stato Tito Boeri, neo presidente dell'Inps, che ha proposto l'istituzione di un contributo di solidarietà da applicarsi sulle pensioni d'oro.

Pensioni lavoratori precoci, prepensionamento e piano INPS: risorse dalle pensioni d'oro - L'ex ministra Fornero esulta e traccia la strada

Se da una parte il pronunciamento della Consulta è stato un duro colpo da digerire per gran parte degli attori in gioco, dall'altra ha contribuito a cementificare e unire ancora di più le parti in causa con l'intento di trovare delle vie alternative: il caso pensioni lavoratori precoci verrà dunque affrontato in Parlamento e non demandato al parere dei cittadini, che in caso di si avrebbero potuto esprimere il proprio giudizio in merito all'abolizione della Legge Fornero: 'La Consulta avrà avuto le sue buone ragioni, ritengo questa decisione positiva per il Paese - ha dichiarato al riguardo la Fornero - Ora il Parlamento se vuole esamini la riforma con pacatezza e lungimiranza'. Una delle prime proposte di riassetto del sistema previdenziale post decisione della Consulta non viene però dalle due Camere bensì dall'INPS, con il presidente Boeri ad aver avanzato l'ipotesi di configurare un contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro.



Da sempre l'INPS si dice favorevole ad una manovra di riassetto di pensione anticipata e prepensionamento - misure che farebbero molto comodo in ottica pensioni lavoratori precoci -, ed oggi Boeri propone di incamerare le coperture economiche tagliando le cosiddette pensioni d'oro: 'In questo modo possiamo superare i privilegi di assegni più generosi e del tutto sganciati da criteri di equità' ha chiosato il neo numero uno dell'INPS. In sostanza Boeri vorrebbe si procedesse ad una tassazione di quella parte dell'assegno previdenziale calcolata col metodo retributivo applicandovi delle aliquote progressive, il tutto però a condizione che ogni intervento venga effettuato su assegni da minimo 2.500 - 3.000 mensili. Lo stesso caso pensioni lavoratori precoci non riesce a trovare vie di sbocco concrete per via dell'elevato peso economico delle varie ipotesi di riforma, ecco che la proposta dell'INPS potrebbe rappresentare un buon viatico di partenza per giungere ad una misura condivisa da tutti. Seguiremo i futuri sviluppi, se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.