"Ci sono delle iniquità pazzesche nel sistema pensionistico". A parlare - in un'intervista rilasciata alla trasmissione PresaDiretta di Riccardo Iacona che andrà in onda domenica 1 febbraio alle 21.45 su Rai 3, in una puntata dal titolo "Il buco delle Pensioni" - è il designato presidente dell'Inps Tito Boeri. L'economista bocconiano chiamato dal premier Matteo Renzi a gestire il processo di riforma della governance dell'Istituto nazionale di previdenza sociale e ad arricchire di contributi tecnici l'iter legislativo e amministrativo per le modifiche alla legge Fornero, è intanto in attesa, dopo il via libera parlamentare, del decreto del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella per mettersi subito a lavoro.

Riforma pensioni 2015, la ricetta del neo presidente Inps Tito Boeri

Nessuno sconto sui tagli alle pensioni d'oro in favore delle pensioni minime e di una maggiore flessibilità in uscita. Ecco la ricetta per la riforma pensioni di Boeri illustrata nell'intervista realizzata dal giornalista Danilo Procaccianti di PresaDiretta. "Andiamo a calcolare - ha detto il presidente designato dell'Inps riferendosi ai pensionati privilegiati dalla legge Fornero che ricevono molto di più dei contributi versati - qual è la differenza tra quello che ricevono e quello che avrebbero ricevuto con le regole del sistema contributivo". Quindi la prima cosa da fare è quella di "scovare" le "ingiustizie" passando al setaccio le pensioni d'oro.

Poi "su questa differenza - ha spiegato Boeri - andiamo a introdurre un prelievo" sulle "pensioni da tremila euro in su", ha sottolineato l'economista chiamato a guidare l'Inps parlando "di un contributo massimo del 20, 30% su questa differenza" tra quello che alcuni pensionati d'oro ricevono con le pensioni calcolate con il sistema retributivo e misto e quello che avrebbero ricevuto se calcolate soltanto con le norme del metodo contributivo.

Previdenza, il Governo Renzi verso nuove modifiche alla legge Fornero

Secondo l'economista della "Bocconi" questa operazione consentirebbe di risparmiare "più di 4 miliardi all'anno", risorse utile che potrebbero contribuire ad alleviare le "iniquità pazzesche nel sistema pensionistico", cominciando con i tagli alle pensioni d'oro per risolvere in modo strutturale e definitivo il problema degli esodati rimasti senza lavoro e senza pensioni e del pensionamento degli insegnanti della cosiddetta Quota 96 scuola costretti a rimanere in cattedra.

Così come i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, anche il presidente designato dell'Inps propone modifiche alla riforma pensioni Fornero in direzione di una maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata, verso cui sembra voler andare comunque l'esecutivo anche per creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, perché le "riforme pensionistiche fatte dal `92 in poi hanno colpito soprattutto le generazioni più giovani che - sottolinea Boeri mentre resta in attesa del decreto del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella per potersi insediare all'Inps - hanno già pagato tantissimo e continuano a pagare".