Ha consegnato almeno cinque notizie importanti questo primo mese del 2015 in materia di riforma Pensioni: riaccese dal Governo Renzi le speranze per nuove forme di pensione anticipata per tutti e non solo per i dipendenti pubblici che potranno usufruire del prepensionamento statali previsto della riforma Pa Madia. Una delle notizie più importanti è senza dubbio la sentenza della Consulta sul referendum per l'abolizione della riforma pensioni Fornero. I giudici della Corte Costituzionale hanno detto no alla proposta referendaria avanzata dalla Lega Nord di Matteo Salvini in quanto ritenuta legge di natura economica e finanziaria, visto che era inserita nella manovra di bilancio del Governo Monti, per cui la Costituzione non prevede l'indizione del referendum popolare.

Riforma pensioni 2015, riaccese le speranze per la pensione anticipata

Ma aldilà della sentenza sul referendum, le cui motivazioni sono state depositate nei giorni scorsi, i sindacati e quasi tutti i partiti compresa la minoranza del Pd sono andati in pressing sul Governo Renzi per la pensione anticipata. Così, a dare quella che fino ad ora sembra un'altra delle notizie più importanti di questo mese di gennaio 2015, è arrivato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti annunciando che nel contesto della riforma delle pensioni sono allo studio dell'esecutivo nuove forme di flessibilità in uscita dopo le prime modifiche alla legge Fornero introdotte con la legge di Stabilità 2015: basta penalità sul pensionamento anticipato dei lavoratori precoci e stop alle pensioni d'oro degli alti funzionari di Stato.

Quanto detto dal ministro Poletti su pensione anticipata e prestito previdenziale era stato anticipato dal consigliere economico del premier Yoram Gutgeld in vista del vertice Italia-Germania che si è svolto nei giorni scorsi a Firenze. Al centro dei colloqui tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e la cancelliera Angela Merkel anche la riforma delle pensioni.

E' questa è senza dubbio un'altra delle notizie più importanti in materia di lavoro e previdenza. Il premier ha chiesto alla Merkel - che ha elogiato il Jobs act che ha convinto le imprese tedesche ad assumere nuovamente in Italia - di aiutarlo a sostenere in sede Ue la necessità di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro in Italia e dunque occorrerà modificare la legge Fornero che prevede di risparmiare ottanta miliardi di euro fino al 2020 per garantire la sostenibilità del debito pubblico.

Un'altra delle notizie più importanti in materia previdenziale è certamente la nomina a sorpresa del nuovo presidente Inps Tito Boeri. L'economista bocconiano, nominato dal consiglio dei ministri, ha già avuto il via libera dalla commissione Lavoro della Camera dei Deputati, è ancora atteso il parere dell'omologa commissione del Senato della Repubblica e poi arriverà il decreto di nomina ufficiale da parte del nuovo presidente della Repubblica che dovrebbe essere Sergio Mattarella.

Poi si può dare il via alla riforma della governance dell'Inps e definire le proposte di riforma pensioni come ha spiegato il ministro Poletti aprendo il primo tavolo di confronto con i sindacati su riforma pensioni e Inps: e questa è un'altra - la quinta ma non in ordine di importanza - delle notizie più rilevanti di questo primo mese del 2015 che fanno ben sperare in un miglioramento del sistema pensionistico dopo i primi miglioramenti rilevati dall'Istat sul fronte del mercato del lavoro.