Fa discutere più delle attese della vigilia l'adozione della misura del Jobs Act voluta dal Governo Renzi. Dopo gli interventi di Landini e della minoranza del Partito democratico, il Movimento 5 Stelle (M5S), per bocca di Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, è intervenuto duramente sul tema, nel corso della prima tappa del tour "Comuni contro i tagli del governo Renzi".

Ai microfoni di Sky Tg24, Di Maio ha smorzato l'ottimismo manifestato da alcune parti sindacali parlando di una "Fregatura dialettica" di Matteo Renzi: "Se Confindustria e il ministro Madia sono contenti del Jobs Act, vuol dire che sono contente anche quelle lobby che il Governo sta favorendo.

Vorrei sapere cosa ne pensano le piccole e medie imprese che oggi sono fuori dalle rappresentanze sindacali e i cui imprenditori, ogni giorno, hanno difficoltà a pagare gli stipendi agli operai. Il 95% del tessuto economico italiano è costituito da piccole e medie imprese: vorrei sapere quante di queste imprese trarranno giovamento dal Jobs Act".

Contratto a tutele crescenti Governo Renzi, si potrà attenere davvero un mutuo?

Particolarmente interessante è l'analisi sul contratto a tutele crescenti che va a sostituire varie tipologie contrattuali prima esistenti. Sul punto Di Maio esprime tutte le sue perplessità: "Vorrei chiedere ai cittadini italiani se sono contenti che il contratto a tempo indeterminato diventa precario e quello a tempo determinato perde le tutele.

E' ovvio che i contratti di collaborazione coordinata e continuativa a progetto (co.co.co. e co.co.pro.) possono essere anche aboliti perché non servirebbero a niente, in quanto sostituiti da contratti che prima erano più sicuri, mentre adesso sono precari. Risentiamoci tra un anno e vediamo quanti giovani con il Jobs Act saranno riusciti ad ottenere un mutuo per acquistare una casa, quanti giovani avranno più o meno stabilità".

Quella di ottenere un mutuo con il contratto a tutele crescenti è una delle scommesse di Renzi che ha affermato che finalmente il termine "mutuo" sarà nel vocabolario dei giovani. E' probabilmente l'affermazione di chi non ha mai vissuto l'esperienza di chiedere un mutuo, almeno nell'ultimo decennio.

M5S per le imprese: fondo di aiuto e tagli agli enti locali

In ogni modo, la ricetta del M5S è molto più pratica e dai risultati verificabili.

Di Maio, infatti, informa che dalla prossima settimana mille imprese partiranno grazie al fondo di 10 milioni creato con i tagli agli stipendi e ai rimborsi dei propri parlamentari. Poche parole, molti i fatti, oggettivamente verificabili. Di Maio aggiunge: "Renzi risponde alla crisi delle aziende creando dei contratti ancora più precari. Come si troveranno i cittadini comuni dopo questa misura?".

Infine, in tema di tagli agli enti locali, soprattutto ai comuni, Di Maio ribadisce il concetto: "Renzi andò a fare il Presidente del Consiglio dicendo che voleva essere il sindaco d'Italia. Invece la prima cosa che ha fatto è tagliare i fondi ai sindaci. Sono stati tagliati i posti letto in ospedale, i servizi essenziali per i cittadini e sono aumentate le tasse locali. Con i soldi risparmiati dai minori soldi agli enti locali, oggi Renzi va dicendo in giro che ha abbassato le tasse. E' una presa in giro clamorosa".