"Ci aspettiamo che il Parlamento azzeri la legge Fornero e proponga un percorso sulla previdenza condiviso con le parti sociali [...] trasparente e attento al rispetto dei diritti costituzionali": sono queste le parole pronunciate dal leader della Cisal (la confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori) al riguardo della delicata situazione previdenziale. Sul sito del sindacato si legge infatti una nota con la quale si prende posizione in seguito al diniego della Consulta di approvare il Referendum contro la riforma delle Pensioni avvenuta nel 2011, anche perché secondo i rappresentanti dei lavoratori di fatto le misure restrittive degli ultimi anni sono state informalmente quanto ampiamente bocciate dai cittadini.
La Cisal spiega poi che non consentire il pensionamento equivale a ledere il diritto di proprietà dei lavoratori, visto che i contributi versati presso l'Inps sono di fatto soldi appartenenti ai contribuenti, seppure la legge li ha obbligati all'accantonamento presso un ente pubblico. Il sindacato conclude pertanto con un invito all'azione rivolto al Governo, visto che la questione della flessibilizzazione previdenziale è ormai rimasta aperta per troppi anni.
Cisl apre a Presidenza Boeri, ma al sistema contributivo preferisce quello delle quote
Nel corso degli ultimi giorni è tornata a farsi sentire anche la Cisl, presentando prima di tutto il proprio appoggio informale al nuovo Presidente dell'Inps Tito Boeri.
Sul tema è intervenuta Annamaria Furlan, che ha parlato dell'economista come di un "interlocutore autorevole del sindacato sui temi della previdenza e della tutela delle prestazioni sociali". Al nuovo Presidente Inps che ha da poco sostituito l'ex Commissario Tiziano Treu viene riconosciuta la competenza economica e il bagaglio professionale: basti ricordare i suoi approfonditi editoriali pubblicati su Lavoce.info proprio al riguardo delle possibili strategie di riequilibrio della sperequazione previdenziale, perlopiù incentrate sul sistema contributivo.
Ma per quanto riguarda la migliore strategia possibile da seguire al riguardo, sembra che la Cisl preferirebbe un sistema simile a quello di Quota 100 già proposto dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano.
Pensione anticipata con quota 100 o meccanismo delle quote: come funziona?
Seguendo il sistema delle quote, il lavoratore potrebbe ottenere la quiescenza unendo gli anni di contribuzione con l'età anagrafica.
Se fosse possibile, ad esempio, applicare la quota 100, si potrebbe permettere il pensionamento a chi ha maturato 60 anni di età e 40 di contributi, oppure 59 di età e 41 di versamenti e così via. Ma il vantaggio più importante di questa strategia sarebbe quello della flessibilità, visto che con un numero maggiore di anni contributivi servirebbe un'età più bassa e viceversa.
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