Quello delle Pensioni risulta "un tema delicato, lì c'è in gioco la vita di milioni di italiani. Servono cautela e attenzione. Sicuramente la legge Fornero ha creato problemi e ora abbiamo la necessità di introdurre alcuni elementi di flessibilità in uscita, a partire dalle condizioni sociali più difficili". Sono le parole del Ministro del Lavoro, in risposta ad una domanda sul tema della previdenza posta durante un'intervista per il quotidiana "Avvenire". Giuliano Poletti ha spiegato di considerare il tema come centrale, ma di essere preoccupato anche per la tenuta del bilancio pubblico, visto che la sostenibilità dei conti nel breve e lungo termine non può essere fatta venire meno.

D'altra parte, le riflessioni del Ministro si concentrano anche sul costo di mancata competitività che si viene a pagare quando si blocca il turn over dei lavoratori: un fenomeno che ad oggi ha portato il tasso di disoccupazione giovanile a superare la soglia del 40%.

Riforma pensioni 2015: le ultime informazioni disponibili sui tempi e modi dell'intervento

Risultano interessanti le risposte del Ministro in tema di tempi e modi riguardanti l'attuazione di una possibile riforma. Poletti spiega di non avere delle date prestabilite, ma piuttosto di aver chiarito quali sono i passaggi da seguire per arrivare alla conclusione della vicenda. Su questo punto ha spiegato che si lavorerà assieme al Neo Presidente dell'Inps Tito Boeri, agendo con priorità sulle situazioni di maggior disagio e sperequazione.

Ricordiamo che in passato l'esecutivo aveva già indicato la riforma delle pensioni come uno dei passaggi fondamentali per il rinnovamento del Paese, anche se la priorità era stata data all'approvazione del Job Act.

Pensioni anticipate, tante ipotesi allo studio dei tecnici: tra le varie, Quota 100 e prestito pensionistico

Negli scorsi mesi si sono moltiplicate le ipotesi sui possibili meccanismi previdenziali da mettere in campo per cercare di risolvere la situazione in via strutturale.

Tra i più discussi ricordiamo la possibilità di offrire la pensione anticipata con il sistema delle quote, ovvero sommando età anagrafica e anni di contribuzione, come nel caso della Quota 100 proposta dal Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano. Oppure il meccanismo del prestito pensionistico Inps, con il quale l'istituto di previdenza pubblico si potrebbe far carico delle situazioni di maggior difficoltà anticipando i requisiti mancanti al pensionamento, per recuperarli con l'addebito di una piccola rata sulla nuova mensilità.

E voi, quale pensate sia il sistema migliore e più equo per l'introduzione di un nuovo meccanismo di flessibilità previdenziale? Come sempre, vi invitiamo a condividere la vostra opinione tramite la pubblicazione di un commento, mentre nel caso desideriate restare aggiornati sulle ultime novità in tema di pensioni anticipate, vi ricordiamo di cliccare sul comodo tasto "segui" che trovate in alto.