L'obiettivo comune è la flessibilizzazione del sistema previdenziale attraverso la creazione di uno strumento normativo che possa facilitare l'uscita dal lavoro. Una misura che se descritta in questo modo potrebbe sembrare condivisibile da chiunque, ma che alla prova dei fatti sembra molto difficile da realizzare a causa di come funziona il sistema previdenziale all'interno del Bel Paese. Di fatto, la gestione dei meccanismi di previdenza sembrano tutt'altro che lineari, con metodi di calcolo della mensilità che per alcuni sfruttano il sistema retributivo, per altri prevedono un conteggio misto mentre i più giovani sembrano destinati al contributivo puro.

Ma se queste differenze già da sole non bastassero e a mettere in evidenza la sperequazione esistente tra le diverse generazioni, a preoccupare è anche l'estrema rigidità dei meccanismi di quiescenza.

Pensioni anticipate e flessibilità Inps: ecco quali strategie contributive potrebbero essere messo in campo

Tra le proposte più diffuse per cercare di flessibilizzare il sistema Inps, molte di queste prevedono un qualche meccanismo di ricalcolo contributivo perlomeno per le pensioni retributive più alte; questa sorta di contributo di solidarietà a carico di chi è stato più fortunato nel meccanismo di ricalcolo, dovrebbe andare a favore di chi invece si trova a sperimentare situazioni di disagio lavorativo o di disoccupazione in età avanzata.

È il caso, ad esempio, degli esodati e precoci rimasti tagliati fuori dalla salvaguardia per questioni contributive o anagrafiche, oppure dei Quota 96 nella scuola. Ma una simile misura potrebbe andare in favore anche dei lavoratori più giovani, visto che di fato permetterebbe di rendere nuovamente attivo il meccanismo del turn over.

Meccanismi di flessibilità, dalla minoranza dem arriva la proposta del sistema a quote

Differente per principio applicativo ma altrettanto funzionale potrebbe essere il sistema di flessibilizzazione dell'accesso all'Inps secondo il principio delle quote. Nella pratica, si tratterebbe di permettere la quiescenza anticipata sommando età anagrafica e anni di contribuzione; tra gli esempi più famosi vi è la Quota 100 proposta più volte da Cesare Damiano.

Questo meccanismo avrebbe il vantaggio di slegare il pensionamento da dei requisiti troppo rigidi, visto che al crescere dell'età diminuiscono gli anni di versamenti necessari e viceversa. Ma anche in questo caso il nodo resta il reperimento delle risorse utili a permettere un simile trattamento, visto che il bilancio dell'Inps anche per quest'anno è previsto in stato di disavanzo e i conti pubblici difficilmente possono sostenere un ulteriore aumento del peso per la spesa previdenziale.

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