Ecco gli ultimi aggiornamenti relativi all'importante e auspicata riforma del sistema previdenziale italiano. Sono in molti infatti a ritenere che la legge attuale fatta dall'ex Ministro Elsa Fornero nel 2011, durante il Governo retto da Mario Monti, necessiti di alcune modifiche che la possano rendere maggiormente flessibile in uscita. Questo per risolvere tra le altre cose anche il problema relativo ai cosiddetti "esodati". Nel corso delle ultime settimane vi sono state moltissime proposte tra cui sicuramente una di quelle più apprezzate è stata quella della cosiddetta "quota 100".

Si tratta di una proposta il cui promotore principale è stato in particolar modo negli ultimi tempi Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.

Anche il nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri da poco nominato con decreto del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è d'accordo sul fatto che occorra eliminare le sperequazioni evidenti che caratterizzano attualmente il sistema previdenziale italiano. Egli suggerisce un piano con cui recuperare circa 5 miliardi di euro tassando maggiormente le Pensioni d'oro e cioè quelle sopra i 3 mila euro mensili. Si tratta di una proposta che sta trovando grandi consensi, sia in ambito politico che sindacale. Proprio i sindacati negli ultimi giorni hanno fatto sentire la propria voce attraverso i loro rappresentanti, che a più riprese hanno mostrato e manifestato tutta la loro perplessità e preoccupazione per la situazione attuale, che tarda a sbloccarsi e potrebbe presto costituire un vero e proprio problema sociale.

Questo hanno affermato da poco Susanna Camusso di Cgil, Carmelo Barbagallo della Uil e Maurizio Landini di Fiom. Di contro il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan fino a poche ore fa ha manifestato tutto il suo gradimento per la legge attuale meritevole di aver fatto risparmiare moltissimi soldi alle casse dello Stato e ammirata in tutta Europa.

A questo punto spetta al Premier Matteo Renzi intervenire. Ci si aspettava qualche novità già ieri nella seduta del Consiglio dei Ministri. Seduta importante per quanto riguarda l'attuazione della riforma del lavoro. Adesso si spera che presto notizie positive possano arrivare anche sul fronte pensioni.