Continua a far parlare di se la Riforma della Scuola 2015: dopo che Renzi e diversi esponenti del governo - ministro Giannini in testa - si erano detti assolutamente certi del fatto che nel CdM di venerdì 27 febbraio sarebbe stato presentato il nuovo piano di assunzioni previsto dal Miur per le decine di migliaia di precari della Scuola è arrivato un primo stop, con gli stessi membri dell'esecutivo ad aver comunicato l'ennesimo rinvio. Il pacchetto di riforme insito nella Buona Scuola stilata da Renzi e Giannini in collaborazione col MIUR vedrà dunque la luce i primi di marzo, con buona pace di quanti avevano cerchiato in rosso sul calendario la data del 27 febbraio prossimo.
Ad aggravare il quadro il fatto che non si tratta certo del primo invio: Renzi va ripetendo la solita litania ormai da mesi, 'La Scuola sarà al centro del nostro mandato', 'Rivoluzioneremo l'universo dell'Istruzione' e simili senza però aver mai prodotto nessuna concreta manovra al riguardo. Un primo provvedimento sarebbe dovuto arrivare lo scorso anno, ma poi tutto fu rinviato a settembre quando venne lanciato il progetto della Buona Scuola. A lavori conclusi e proprio in concomitanza del primo meeting è invece arrivato l'ennesimo dietro front. Una decisione che in molti interpretano come una beffa ma che qualcuno si augura possa portare ad un pacchetto di riforme più ragionato e maggiormente condiviso.