Sul contratto di lavoro a tutele crescenti la Regione Lombardia è favorevole alla nuova forma di assunzione, ma a patto che ad entrare nel mondo del lavoro siano i giovani, e che nello stesso tempo, a fronte di detassazioni importanti per le imprese, le remunerazioni per i nuovi occupati siano adeguate. E' questa, in sintesi, la posizione espressa a Valentina Aprea, l'assessore della Regione Lombardia all'Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro nel corso della tavola rotonda 'I decreti attuativi del Jobs Act e il nuovo mercato del lavoro: un confronto tra istituzioni, esperti e imprese'.

In particolare, l'Assessore Aprea è intervenuta nel corso di 'Tuttolavoro' che, giunto alla sua quinta edizione, è stato ospitato presso la sede del Gruppo 24 Ore. Intervenendo ai lavori, l'assessore regionale, tra l'altro, ha sottolineato la necessità di rendere e di mantenere coerente il sistema contrattuale nel mondo del lavoro, rispetto alle corrispondenti agevolazioni, affinché non si vadano a creare dei flussi forzati verso un'unica forma. Sul tema lavoro in queste ore è intervenuto anche il Governatore della Lombardia Roberto Maroni dichiarando sul decreto attuativo del Jobs Act, tra l'altro, che 'nel contratto di ricollocazione è stato preso il modello lombardo di organizzazione del mercato del lavoro'.

Questo è quanto ha tra l'altro messo in risalto, rivolgendosi a Giuliano Poletti, il ministro del Lavoro, il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso de 'Gli ingranaggi per ripartire: iniziamo dal lavoro', un incontro che si è tenuto a Milano presso la sede della Confederazione italiana della piccola e media industria privata (Confapi).

'Riaccentrare tutto a Roma e fare misure a taglia unica significa non fare gli interessi del mondo del lavoro e delle imprese', ha aggiunto il Governatore Roberto Maroni nel sottolineare la necessità di una forte collaborazione tra le istituzioni, tra il mondo delle imprese e quello del sindacato così come già succede in Lombardia.