"Chiediamo al Governo di aprire al più presto un tavolo per cambiare radicalmente la legge Fornero" ha spiegato in una nota risalente alla scorsa settimana Vera Lamonica, Segretaria generale della Cgil, sottolineando come questo intervento non debba essere indirizzato ad "un ulteriore taglio della consistenza degli assegni". Le parole del sindacato italiano fanno riferimento alle precedenti dichiarazioni d'intenti del Ministro Poletti e del neo Presidente dell'Inps Tito Boeri, che vorrebbero superare le resistenze europee sulla flessibilizzazione della previdenza attraverso l'adozione del calcolo contributivo.

L'economista della Bocconi, dall'inizio dell'anno alla guida dell'istituto di previdenza pubblica, avrebbe infatti sollecitato il Governo ad approvare dei provvedimenti utili ad introdurre "Pensioni in anticipo, ma più leggere". È chiaro però che così facendo si dovrebbero ipotizzare dei meccanismi di prepensionamento in qualche modo penalizzanti per i lavoratori, perlomeno dal punto di vista della mensilità erogata.

Uil: cambiare il nodo delle pensioni e la legge iniqua, che tiene i lavoratori in stato di disagio

Sul delicato tema del blocco previdenziale sono intervenuti anche gli altri sindacati, che assieme alla Cgil hanno concordato per proporre all'esecutivo una piattaforma unificata di discussione, al fine di condividere la responsabilità di una riforma definitiva del sistema previdenziale.

A tal proposito, Carmelo Barbagallo (Segretario generale della Uil) ha sottolineato come l'esigenza di andare incontro ai lavoratori disagiati sia stata confermata dallo stesso Ministro del lavoro Giuliano Poletti, che ha più volte specificato come "la legge Fornero abbia creato problemi sociali". I sindacati hanno infatti ricordato come tra i soggetti colpiti dalle regole del 2011 non vi sono stati solo i lavoratori in età avanzata bloccati fuori dalle tutele Inps, ma anche i giovani che non sono riusciti ad accedere al primo impiego per il blocco del turn over.

Cisl: sulle pensioni è arrivato il momento di cambiare, terminando la politica delle dichiarazioni di intenti

È lapidario anche il commento arrivato dall'ufficio stampa della Cisl, al riguardo dello stato a cui è arrivata la discussione governativa sull'introduzione delle pensioni anticipate i di nuovi meccanismi di flessibilizzazione dell'Inps.

"Le reiterate aperture del Governo sono importanti, ma arriva il momento in cui devono tradursi ]...] in cambiamento" ha affermato i Segretario generale della Cisl Maurizio Petriccioli. I problemi che si riscontrano continuamente sul mercato del lavoro sono ormai al limite, pertanto se si dovesse proseguire con l'attuale politica di annunci la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente. Anche per Petriccioli è quindi essenziale avviare al più presto il tavolo di discussione tra Governo Renzi e parti sociali, in modo di trovare delle soluzioni davvero eque, efficacie e definitive per assolvere alle necessità di flessibilità previdenziale del Paese.

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