Dalla riforma pensioni al Jobs act, dalla riforma Pa alla suola, dalla riforma giustizia al fisco: si preannuncia un anno ricco di novità tra disegni di legge e decreti. Ma qual è la differenza tra un decreto legge e un disegno di legge? La domanda viene posta spesso a ogni esame di giornalismo, spesso anche i politici fanno confusione, le ultime notizie della cronaca politica a volte appaiono confusionarie e non si capisce bene quali siano le decisioni assunte e quelle da assumere, quali siano i Dl, i Ddl e i Dlgs. La questione si è riproposta in particolare nei giorni scorsi sulla riforma della Scuola, con il derby tra ddl e decreto.

Per fare un po' di chiarezza per potersi meglio orientare è possibile consultare il glossario del sito del Senato della Repubblica.

Partiamo dal Ddl, che nella comunicazione parlamentare e giornalistica indica l'abbreviazione di Disegno di legge. E' un testo, redatto in articoli e commi, che propone all'esame del Parlamento, previo passaggio nelle competenti commissioni permanenti, delle nuove leggi su una determinata materia: per esempio su Pensioni, lavoro, Pubblica Amministrazione, giustizia, fisco, scuola e via dicendo. Il Ddl può essere proposto da ogni singolo parlamentare, dal Governo, da un Consiglio Regionale o dal CNEL o da almeno 50.000 elettori. Alla Camera dei Deputati, attualmente presieduta da Laura Boldrini, a differenza del Senato della Repubblica guidato da Pietro Grasso, il termine "disegno di legge" viene sostanzialmente riservato alle sole proposte di iniziativa del Governo, mentre per le altre iniziative legislative è più usata tecnicamente la definizione di Progetto di legge, che viene sempre abbreviato in Ddl, tra quelli su cui sono puntati i riflettori in questi giorni, per esempio, il ddl Damiano per la pensione anticipata a 62 anni.

Altra cosa è un Decreto legge, abbreviato Dl, provvedimento che viene adottato dal Governo, e non dal Parlamento, qualora ritenga necessario intervenire con misure d'urgenza in casi straordinari di necessità o emergenza. Come per esempio è avvenuto con il decreto svuota carceri che ha concesso sconti di pena e risarcimenti in denaro per far fronte alle scadenze imposte dal Consiglio d'Europa che sollecitava misure risarcitorie contro il sovraffollamento carceri.

Mentre per quanto riguarda la riforma scuola il dilemma di Renzi era se procedere con le assunzioni dei docenti precari per decreto o per ddl, alla fine si è scelta la seconda ipotesi che però prevede tempi più lunghi. Infatti, il decreto legge, una volta emanato dal Governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale entra subito in vigore, ma poi, entro sessanta giorni, deve essere convertito in legge con l'approvazione definitiva da parte della Camera e del Senato, pena la decadenza.

Poi c'è il Decreto legislativo, che è diverso dal Decreto legge. Il Dlgs è un provvedimento che ha lo stesso valore di una legge ordinaria e che viene adottato dal Governo in virtù di una delega ad intervenire su una determinata questione che viene conferita dalle Camere all'esecutivo attraverso l'approvazione di una Legge delega nella quale vengono fissati i princìpi e i criteri direttivi cui il Governo deve conformarsi per esercitare la delega attraverso l'emanazione dei Decreti legislativi, definiti anche decreti attuativi. Come per esempio i decreti attuativi della legge delega sul lavoro (Jobs act) sul contratto a tutele crescenti e sulla Naspi. Lo stesso iter si sta seguendo per la riforma Pa al vaglio del Senato.