"Si è riaperto il dibattito sulle Pensioni, sconsiglio al presidente Inps e al ministro del Lavoro di parlarne ulteriormente". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Area popolare), commentando i nuovi annunci del presidente dell'Inps Tito Boeri e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti sulla riforma pensioni 2015. Boeri ha praticamente annunciato a Otto e mezzo su La 7 che entro giugno l'Inps presenterà al Governo Renzi una proposta organica per la riforma del sistema previdenziale puntando soprattutto all'introduzione di nuovi criteri di flessibilità per l'uscita dal lavoro ma anche tagli alle pensioni d'oro.

Poletti si è detto sostanzialmente d'accordo con l'Inps sulla flessibilità riaccendendo per tutti la speranza di nuove forme di pensionamento in anticipo, ma non si è sbilanciato sui tagli alle pensioni alte. Intanto, continua il pressing dei sindacati Cgil, Cisl e Uil e il 28 marzo scenderà in piazza la Fiom di Maurizio Landini che ha lanciato la nuova Coalizione Sociale.

Pensioni, Sacconi (Ap): 'Poche parole e proposte sostenibili'

"Ci pensino bene, si confrontino con la Ragioneria dello Stato e portino al Parlamento - ha scritto Sacconi nella sua rubrica 'Ve lo dico alle sei' pubblicata sul blog dell'Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com) - proposte concrete e sostenibili sulla sistemazione del nostro modello previdenziale dopo la sovrapposizione di più interventi".

L'ex ministro del Lavoro del Governo Berlusconi, comunque d'accordo a modificare la legge Fornero, suggerisce a Boeri e Poletti di presentare "proposte concrete e sostenibili" in particolar modo sulla "flessibilità dell'età di uscita" verso la pensione anticipata; la "totalizzazione di tutti i versamenti, perché nella logica contributiva - ha sottolineato Sacconi - nulla può andare perduto" e nuove "agevolazioni fiscali più sensibili dei versamenti volontari del lavoratore o dell'ex datore di lavoro per periodi - ha spiegato il senatore di Ap (Ncd/Udc) - non lavorati o per recupero periodo di laurea".

Anticipata, Damiano (Pd): 'Bene ne parlino Poletti e Boeri'

"E' positivo il fatto che Poletti e Boeri stiano lavorando sulle pensioni: anche noi lo stiamo facendo e abbiamo sollecitato il Governo, in tempi non sospetti, di mettere in agenda l'argomento", ha dichiarato invece il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano (Partito democratico). "Alla Commissione lavoro della Camera - ha proseguito il parlamentare - è ripresa la discussione sulle proposte di legge sulla flessibilità del sistema previdenziale, faremo le audizioni - ha sottolineato - del ministro Poletti, del presidente dell'Inps Boeri e delle parti sociali". Secondo Damiano il sistema previdenziale è ormai "insostenibile". "L'idea di Boeri di 'tosare' le pensioni in essere liquidate con il retributivo - ha aggiunto l'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi parlando dei tagli alle pensioni d'oro riproposti da Boeri - può essere pericolosa se non si affrontano per prima cosa i privilegi di chi ha goduto di contribuzioni più basse e regole più generose di anticipo pensionistico, magari andando in pensione con l'80% della retribuzione e soli 30 anni di contributi. E' da lì - secondo il parlamentare della minoranza del Pd - che bisogna partire'.