Il tema della riforma Pensioni 2015 èoggi più vivo che mai e dopo anni di malagestione dell'enteprevidenziale, un neo-presidente che ci mette la faccia in difesa deipiù deboli non può non riscuotere consensi. La riforma pensioni voluta da Tito Boeri seduce in tanti mapresenta anche dei lati oscuri che tendono a passare in sordina. Atestimonianza del fatto che siamo ormai in un periodo dove abituarsia sentirne di “cotte e di crude” in ambito di riforma del sistemaprevidenziale c'è poi, secondo le ultime notizie,anche il “rivoluzionario” piano di riforma firmato MatteoSalvini.
Lo scorso 20 marzo Tito Boeriè intervenuto sul tema della riforma pensioni durante latrasmissione Otto e mezzo. Durante il dibattito, il nuovo acquistodell'ente ha esplicato le sue idee di riforma pensionistica cheprevedono, tra le altre, una maggiore tutela delle fasce più deboli,finanziata principalmente di un ricalcolo contributivodelle pensioni retributive già in liquidazione. Come evidenziato daMichele Carugi sul Fatto Quotidiano però, questo sistema“autofinanziato” graverebbe sulle spalle di chi si vede rimetterenuovamente le mani in tasca nel godimento di un diritto maturato conil duro lavoro. Invece di essere a carico della fiscalità generale il ricalcolocontributivo ricorda tanto il contributo di solidarietà dellepensioni d'oro, già dichiarato incostituzionale e sul quale siattende nuovamente il giudizio della Corte.
Altro punto posto in evidenza dallastessa analisi vede sotto i riflettori gli errati metodi dicalcolo degli assegni previdenziali: standoalle parole di Boeri, con la “sua” riforma delle pensioni 2015 siverrebbe a ricalcolare e adeguare a ribasso - oltre alle pensioniconteggiate e liquidate col sistema retributivo – anche gli assegnicalcolati in contributivo che dovessero risultare sovrastimati.Bene, verrebbe da dire, ma in realtà la riforma pensioni di Boerimanca di una contropartita sul fronte opposto, privando cosìquegli assegni penalizzati rispetto ai contributi versati di unquanto mai dovuto adeguamento a rialzo.
Le ultime notizie chehanno seguito le dichiarazioni di Boeri che vedono in pole positionla risposta dei sindacati: la proposta del neo-presidente «non èsostitutiva della richiesta di confronto che abbiamo avanzato algoverno» ha precisato Camusso, richiamando sull'incontro promesso daPoletti. Anche Carmelo Barbagallo, segretario Uil, hacommentato l'episodio, asserendo che la discussione sulle pensioni«non si può fare attraverso i mass media», ma «bisogna al piùpresto sedersi ad un tavolo ed affrontare tutti i problemi».
Da parte dello stesso Giuliano Poletti invece, è pervenuto un parere concorde nelflessibilizzare l'uscita dal mondo del lavoro e ha aggiunto conriferimento alla pensione anticipata e gli esodati «siamo d'accordocon Boeri, lui sta facendo le simulazioni, poi vedremo il da farsi».
Le ultime notizierelative alla riforma pensioni 2015 riguardanola nuova proposta avanzata da Salvini: mille euro al mese di assegnominimo per 14 mesi, al di là del reddito e della carriera. Laproposta di Salvini-Siri si applicherebbe a tutti indistintamente,senza vincoli di età anagrafica ma soltanto in funzione degli anni edegli importi contributivi. Neanche a dirlo i dubbi sulla concretafattibilità sono tantissimi per una proposta che, come hacommentato Giuliano Cazzola, può «far saltare il sistema econdannare gli anziani alla povertà».