Continua a crescere l'importanza del sistema previdenziale in Italia: secondo gli ultimi dati dichiarati al fisco, il reddito da pensione complessivo nel Bel Paese ha sorpassato per la prima volta l'importante soglia psicologica del 30% sulla base dei redditi totali, andando così a contare un terzo sul dato aggregato. A sostenerlo sarebbe un'elaborazione del Mef, che ha anche stimato il reddito medio annuale dei pensionati in 16280,00 euro. Vi è però da segnalare anche un altro dato che farà sicuramente discutere gli analisti: in seguito alla Riforma Fornero del 2011, nell'anno in analisi (cioè il 2013) ci sono stati quasi 170.000 pensionati in meno.

Si tratta dell'effetto dovuto all'irrigidimento dei requisiti utili per ottenere la quiescenza con cui si sono dovuti scontrare purtroppo molti lavoratori, con conseguenze drammatiche nei casi di maggiore disagio sociale.

Fondo speciale FS: nuova polemica sul contributivo

Nel frattempo è arrivata dall'Inps un'altra notizia interessante, derivante dall'operazione "porte aperte": questa volta l'attenzione si è concentrata sulle Pensioni dei ferrovieri FS e sul relativo fondo speciale istituito ai tempi del sistema retributivo. Secondo i calcoli dell'istituto di previdenza pubblico, il 96% delle mensilità erogate finora dovrebbero subire una forte decurtazione, se calcolate con il sistema contributivo.

In particolare, per quanto concerne le prestazioni degli ultimi 14 anni, gli importi sarebbero sicuramente inferiori di un quinto rispetto a quanto non avverrebbe tenendo in conto il solo montante effettivamente accumulato dai lavoratori. Tanto che il fondo sarebbe in risultato in rosso di oltre 4 miliardi di euro solo nel 2013, un disavanzo di bilancio che fino ad ora è stato appianato grazie alle risorse derivanti dalla fiscalità generale.

Pensioni anticipate 2015: ipotesi contributiva come compromesso per l'uscita flessibile?

La questione del ricalcolo contributivo non appare di poco conto, se si tiene presente che l'Inps avrebbe allo studio proprio questo meccanismo di ricalcolo della mensilità come strategia di compromesso per cercare di rendere maggiormente flessibile l'uscita dal lavoro.

La possibilità di offrire una nuova forma di pensione anticipata resta infatti in bilico tra le esigenze di far quadrare i conti pubblici e quelle dei lavoratori che soffrono una situazione di disagio, se non di disoccupazione in età avanzata. Sarà quindi il sistema contributivo a concedere finalmente la fuoriuscita anticipata a questi soggetti? Fateci sapere la vostra risposta tramite la funzione commenti, mentre se desiderate ricevere i prossimi aggiornamenti sulle pensioni vi ricordiamo di cliccare sul comodo tasto "segui" che vedete in alto, sopra al titolo.