A partire da maggio verrà introdotta la busta arancione, con previsione su pensione ed estratto conto dei contributi. Così facendo ogni singolo lavoratore potrà farsi un'idea della pensione che percepirà, in modo da fare una migliore valutazione su retribuzioni e contributi e di quanto sarà l'importo mensile della futura pensione. Cominciando dai giovani si arriveranno ad informare circa 18 milioni di persone, venendo incontro alla trasparenza e alla necessità di essere informati dei cittadini e che le legislature degli anni passati non hanno mai messo a disposizione del Paese, forse avendo timore di avere delle conseguenze negative da tale operazione.

Busta arancione - Con l'introduzione dei contributi, ha cominciato ad essere discussa in Italia da quasi 20 anni, ma non venendo mai presa seriamente in considerazione da nessuna Legislatura. A confermare l'attuazione e il modo di applicazione di questo intervento è Tito Boeri, nuovo presidente Inps. In passato invece il presidente Inps Antonio Mastrapasqua affermò che se fosse stata adottata questa modalità avrebbe causato una ribellione sociale.

Da anni si parlava di questo intervento, che finalmente segnerà una rivoluzione, permettendo a tutti i lavoratori di conoscere la data presunta di inizio della pensione e il corrispondente presunto importo. Per conoscere la situazione contributiva personale, la busta arancione sarà trasmessa dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in modalità telematica e l'accesso sarà regolato da un pin; solo per i tre milioni di cittadini che invece non hanno una connessione ad Internet e codice di accesso sarà inviata la busta cartacea, ma di colore bianco.

Equità - Fra le altre misure da adottare per il neo-presidente Inps ci sarebbe anche la riduzione delle Pensioni maggiormente elevate per creare più creare più equità e arginare la povertà di alcune fasce di età di anziani e pensionati. Il provvedimento trova l'approvazione della Cgil, con l'invito ad intervenire su chi prenda più di una pensione, vitalizi e privilegi.