"Il sindacato ritiene intoccabili le Pensioni percepite dai lavoratori in base agli anni di contribuzione, ed anzi richiede un costante adeguamento al costo della vita intaccato negli ultimi anni dalle riduzione apportate dalle varie leggi finanziarie". Sono le parole utilizzate dal Segretario Generale dell'UGL Mollicone per commentare la recente girandola di dichiarazioni sulla delicata situazione della previdenza, ed in particolare la possibilità che venga richiesto un nuovo contributo di solidarietà sulle pensioni già erogate tramite il sistema retributivo.

Nel corso delle ultime settimane, Boeri è tornato più volte sulla questione dell'equità previdenziale, spiegando che alcune delle pensioni più alte non hanno avuto un reale corrispettivo rispetto ai contributi effettivamente versati. Una considerazione che lo ha portato a considerare come diritti acquisiti solo quelli legati all'effettivo montante accumulato presso l'Inps, con evidenti conseguenze su come sarebbe giusto agire in ottica di solidarietà, per favorire la posizione dei pensionandi e lavoratori più disagiati.

Cgil Spi chiede a Boeri e Governo di lasciare in pace le pensioni da lavoro

Sulla questione è intervenuta negli scorsi giochi anche Carla Cantone, Segretaria generale Spi - Cgil, rivolgendosi in particolar modo alle ultime considerazioni fatte dal Neo Presidente Inps Boeri.

"Siamo d'accordo con un intervento di equità sulle pensioni, purché si lascino in pace quelle da lavoro i cui contributi sono stati accantonati uno per uno. Si intervenga piuttosto su quelle regalate" spiega la sindacalista, facendo riferimento ai tanti privilegi e vitalizi della politica e di chi ha potuto assumere posizioni di rendita, perché effettivamente il peso di queste erogazioni è ora attribuito sulle spalle di tutti i lavoratori e pensionati.

La sindacalista ribadisce pertanto la propria stima nell'operato del Neo Presidente Inps, ma lo invita ad affrontare le crescenti esigenze dei lavoratori disagiati e dei disoccupati in età avanzata, che necessitano di uno strumento di flessibilità che possa permettere l'accesso anticipato al pensionamento.

Riforma pensioni 2015, sindacati tornano a chiedere al Governo l'apertura di un tavolo di discussione

Stante la situazione, tutte le principali sigle sindacali sono tornate a chiedere al più presto un incontro con l'esecutivo e con il Ministro del lavoro, al fine di aprire un tavolo di discussione sulla riforma della previdenza. Giuliano Poletti ha aperto più volte alla possibilità di un incontro, ma prima sembra voler attendere gli studi preliminari compiuti dai tecnici dell'Inps, al fine di potersi muovere avendo delineato il perimetro del costo di bilancio di ogni riforma. Lo stesso Boeri ha dichiarato di essere pronto ad inviare entro giugno il dossier sulle ipotesi di flessibilizzazione dell'Inps; per quel momento, sembra che potrà essere tutto pronto per una decisione definitiva dell'esecutivo.

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