Non accenna ad arrestarsi il dibattito in tema di pensione anticipata 2015 e prepensionamento. Oggetto del contendere i nuovi requisiti per l'uscita anticipata dall'impiego, con il ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti ad aver finalmente confermato che a breve si avvieranno i primi meeting con i sindacati. Il responsabile del Welfare ha dunque risposto presente alle numerose sollecitazioni provenienti dai leader delle principali confederazioni, con Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo (segretari di CISL e UIL) ad aver lanciato più di un attacco allo stesso Poletti nel corso delle ultime settimane.

In molti ritengono però che questi meeting siano solo uno specchietto per le allodole: ad esternare preoccupazione non solo i lavoratori ma anche le forze politiche, con il capogruppo alla Camera di Forza Italia Renato Brunetta ad aver parlato di un gioco perverso che starebbero portando avanti il presidente dell'INPS Tito Boeri e lo stesso Poletti. Secondo l'esponente del partito di Berlusconi i due mirano a tagliare le Pensioni per incamerare nuove risorse esibendosi nel frattempo in appelli fittizi e proclami roboanti che di vero hanno ben poco.

Accesso pensione anticipata 2015, UIL e CISL attaccano il governo: Quota 100 rimane la soluzione più probabile

Come sottolineato in apertura, parlando di pensione anticipata 2015 e prepensionamento non si può non evidenziare le dichiarazioni rilasciate dal ministro del lavoro Giuliano Poletti che a margine degli ultimi interventi in Parlamento ha finalmente annunciato l'imminente avvio dei tavoli di confronto con i sindacati: 'Vogliamo sollecitare il governo - ha dichiarato Annamaria Furlan di CISL - affinchè faccia quello che deve fare: convocare i sindacati e riformare la Legge Fornero'. A fargli eco il leader di UIL Carmelo Barbagallo, parso più polemico del solito: 'Il ministro della disoccupazione ci aveva detto che doveva convocarci perché la Legge Fornero ha creato disagio sociale. Stiamo ancora aspettando. Che poi anche il presidente INPS faccia proposte va bene, ma noi vogliamo discutere col governo'. E mentre alcuni esponenti politici come Renato Brunetta mettono in dubbio che l'esecutivo retto da Renzi voglia effettivamente scendere a patti con le parti sociali onde arrivare a delle soluzioni condivise si continua a discutere sui nuovi requisiti, con la Quota 100 a rimanere la soluzione più probabile.



Pensione anticipata 2015 e prepensionamento cambieranno dunque il proprio volto, con requisiti meno stringenti e termini di accesso maggiormente improntati a flessibilità e intercambiabilità. E se la Quota 100 contenuta nel ddl Damiano rimane la via più probabile non scema l'attenzione su Quota 41 e Quota 97: la prima consentirebbe l'abbandono dell'impiego una volta maturati 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica di riferimento, la seconda funziona invece come la Quota 100 prevedendo per tanto la consueta somma tra età anagrafica e età contributiva. Tutte e tre le soluzioni sono al momento al vaglio della Commissione lavoro, con ddl Damiano e super ddl (il pull di 11 ddl presentati a fianco alla proposta di Cesare Damiano) in fase di dibattimento. L'impressione comunque è che il vento dalle parti di Palazzo Chigi sia cambiato e che presto si arriverà alle prime conclusioni.