Le forme di protesta contro il DDL Scuola non si fermano. Dopo la fumata nera dell'ultimo incontro con i sindacati, la mobilitazione annunciata nei giorni scorsi viene confermata. Cisl Scuola, ha parlato di una netta chiusura da parte del ministro Giannini sulla questione dei precari e del ruolo e potere dei dirigenti scolastici. Per tale motivo si continua a parlare di sciopero degli scrutini. L'appuntamento è fissato per il 5 giugno, ma nel frattempo contro Renzi e la sua riforma piovono attacchi verbali e fischi.

No all'adozione dei testi scolastici: la nuova protesta contro il DDL scuola

E' motivo di lamentela da parte dell'Associazione italiana editori (Aie) la nuova forma di protesta pensata dagli insegnanti, che hanno pensato bene di non adottare i testi scolastici per l'anno prossimo in segno di ribellione contro il DDL e la riforma sulla scuola in discussione al Senato, dopo l'approvazione alla Camera. Giorgio Palumbo ha chiesto al ministro Giannini un intervento contro la minaccia economica la loro settore. Si ha notizia di più di un istituto in cui l'adozione dei libri è stata sospesa per 'far riflettere seriamente sulle conseguenze della riforma scuola 2015'. Ma per l'Aie non è affatto giusto che il dissenso nei confronti della riforma di Renzi lo paghino le aziende e il settore dei libri, che hanno solo lo scopo di fornire un servizio alla classe docente.

Soprattutto tenendo conto del fatto che loro non hanno alcun potere di intervento rispetto all'iter legislativo in atto. Palumbo ricorda agli insegnanti che la scelta dei testi è un 'atto dovuto' e non facoltativo. Il Miur interverrà dietro richiesta dell'Aie? Ma quanti sono i docenti che hanno scelto questa strada di protesta?

E quanti bloccheranno gli scrutini?

Docenti-Renzi: la lotta sul DDL non si placa

La lotta contro il DDL scuola, attualmente in discussione al Senato, non si placa. I docenti non fanno un passo indietro, né tanto meno il Governo va loro incontro. Come andrà a finire? Quali saranno le conseguenze per la scuola italiana? Staremo a vedere.