Potrebbe sembrare una barzelletta, ma non lo è affatto: nel DDL Scuola che da ai presidi il potere di assumere i docenti, non vengono indicati i criteri di assunzione. È mai possibile che si lasci una responsabilità così importante al caso? Il punto dell'assunzione dei docenti è motivo di guerra fra sindacati-categoria insegnanti e Governo. Quest'ultimo non intende cedere su questa decisione, nonostante le numerosissime contestazioni. Ma proprio questo punto fa pensare che chi ha ideato la riforma, sia completamente lontano da quella che è la realtà del mondo della scuola.

Per quale motivo?

DDL scuola: Come scegliere chi assumere?

Il DDL scuola afferma che il dirigente scolastico deciderà quale docenti assumere in base 'alle candidature presentate dagli insegnanti e... ai titoli di studio validi,... percorsi formativi e competenze professionali coerenti con l'insegnamento da impartire'. Ma supponiamo che due docenti con gli stessi titoli e le stesse competenze, presentino domanda per essere assunti in una scuola. Come farà il preside a scegliere l'uno o l'altro? In base a cosa? Il dirigente dovrà giustificare la scelta di un insegnante, ma come farà in questo caso? È chiaro dunque che a parità di meriti, la scelta del docente da parte del preside potrebbe basarsi esclusivamente su criteri personali e soggettivi, non stabilendo la legge ulteriori indicazioni.

Questo darà facilmente luogo a ingiustizie e preferenze, che in un posto pubblico non dovrebbero assolutamente esistere. Senza contare i contenziosi che potrebbero essere avviati a causa di simili circostanze. 

Riforma scuola: ci si affida all'USR?

Viene inoltre detto che i docenti non assunti dai dirigenti, potranno essere chiamati dall'USR e assegnati d'ufficio.

Ma anche qui c'è una grossa lacuna. Infatti, non solo non sono date indicazioni per i criteri di assegnazione da parte dell'Ufficio scolastico, ma questo non è nemmeno tenuto a spiegare i motivi della sua scelta e a renderne conto. Il DDL scuola presenta gravi mancanze in un sistema di assunzioni, che già a priori non piace quasi a nessuno.