Il Governo Renzi pare aprirsi alle modifiche sui punti più contestati del ddl Scuola, ma non sulla chiamata diretta che ancora resta uno dei noidi cruciali del dissenso. Si smussano alcune parti del provvedimento affiancando al dirigente scolastico un organo di valutazione dei docenti da assumere nominato dal Consiglio di Istituto, ma tutto ricade su di essi: si dovranno autocandidare. Ecco nel dettaglio le ultime indiscrezioni sulle modifiche al ddl scuola di seguito allo sciopero del 5 maggio che ha coinvolto tutto il mondo della scuola e che anche nella giornata di ieri ha portato al boicotaggio e al mancato svolgimento delle Prove Invalsi nella maggior parte delle scuole della primaria: si parla di una percentuale che si aggira intorno al 90% aiutata dall'assenza volontaria degli studenti che hanno sostenuto i maestri nella protesta contro il ddl.
Ddl scuola: Renzi apre a modifiche, ma non su chiamata diretta e arriva l'autocandidatura
Si smussa la chiamata diretta da parte dei DS: Renzi apre il ddl a modifiche ma non su tutti i punti.
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