Il Governo Renzi pare aprirsi alle modifiche sui punti più contestati del ddl Scuola, ma non sulla chiamata diretta che ancora resta uno dei noidi cruciali del dissenso. Si smussano alcune parti del provvedimento affiancando al dirigente scolastico un organo di valutazione dei docenti da assumere nominato dal Consiglio di Istituto, ma tutto ricade su di essi: si dovranno autocandidare. Ecco nel dettaglio le ultime indiscrezioni sulle modifiche al ddl scuola di seguito allo sciopero del 5 maggio che ha coinvolto tutto il mondo della scuola e che anche nella giornata di ieri ha portato al boicotaggio e al mancato svolgimento delle Prove Invalsi nella maggior parte delle scuole della primaria: si parla di una percentuale che si aggira intorno al 90% aiutata dall'assenza volontaria degli studenti che hanno sostenuto i maestri nella protesta contro il ddl.



Ddl scuola, modifiche sulla chiamata diretta dal DS

Il Ds non sarà solo nella scelta dei suoi collaboratori, smussando alcuni punti chiave del dissenso della riforma scuola: sarà affiancato da un nucleo di valutazione del merito dei docenti, anche se i parametri non sono ancora stati definiti. Certo è che il provvedimento e la modifica che il Governo Renzi avanza ha l'obiettivo di sedare gli animi sulla discrezionalità della scelta degli insegnanti nella scuola, senza più seguire una graduatorie che il personale della scuola ha faticato a maturare con gli anni di servizio e il punteggio. I docenti non saranno più 'scelti', ma 'individuati' da un albo regionale a partire dal prossimo anno scolastico 2015/2016, di seguito alle assunzioni del piano straordinario dal 1 settembre, anche se Renzi ha già dichiarato di 'non poter assumere tutti'. Potrebbe arrivare dunque l'autocandidatura: i docenti dovranno ricercare una scuola e fare un colloquio con il dirigente scolastico che ne valuterà il merito assieme al Consiglio di Istituto. Sarà comunque il DS a valutare la necessità di proporre un incarico o meno al docente che si autocandida per quella determinata scuola e classe di concorso, non risolvendo il nodo della discrezionalità, la perdita del merito all'interno delle Graduatorie, punteggio e anni di servizio. I docenti dovranno dunque girare di scuola in scuola alla ricerca di un incarico?

Ddl scuola: albo regionale e concorso a cattedra 2015

Oltre all'albo regionale per ottenere un posto nella scuola ci sarà la possibilità di partecipare al concorso a cattedra che potrebbe essere bandito ad ottobre 2015, ma al quale potranno partecipare solo gli abilitati, escludendo anche in questo caso i docenti presenti nelle Graduatorie di istituto e in particolare nella III fascia, che lavorano da anni con contratti di supplenza breve. In base alle ultime indiscrezioni, nell'albo regionale ci saranno solo docenti che saranno di seguito assunti con contratto a tempo indeterminato, ma non è ancora chiaro il criterio di inserimento. Attese dunque le modifiche definitive sul ddl scuola; oggi 7 maggio, Renzi ascolterà le ragioni dei sindacati e in modo particolare sulla chiamata diretta e l'autocandidatura dei docenti. Se desiderate restare aggiornati sulle notizie in materia di pensionamento e scuola, vi consigliamo di cliccare su 'segui' in alto a destra del nome dell'autore dell'articolo. Vi ricordiamo che, nel caso abbiate trovato la news interessante, potete anche votarla cliccando sulle stelle in alto a destra.