Il malcontento della categoria dei dirigenti scolastici comincia ad assumere dimensioni sempre più ampie, spaccando una categoria che nei convincimenti delle istituzioni governative è inadeguata e impreparata alle vere sfide di una Scuola moderna. Nei giorni scorsi un comunicato emesso dall'associazione nazionale dei presidi dichiarava l'astensione dallo sciopero del 5 maggio prossimo sollecitando il governo ad andare fino in fondo con l'approvazione del Ddl scuola. Ma tra gli stessi dirigenti scolastici è emersa forte la preoccupazione che ci sia in atto un processo di precarizzazione generale che coinvolge anche loro.
La molla è scattata alla presentazione dell'emendamento della relatrice Coscia classificato come C 2999.
Cambiare ideaSul sito flccgil.it una nota dell'Associazione Nazionale Presidi chiarisce la posizione della categoria dopo aver preso atto degli emendamenti inerenti la loro valutazione. Si dice che solo gli stolti non cambiano mai idea ma è vero che fintanto che non si trattava di parlare di loro tutto andava bene. Adesso, appreso che verranno assunti dirigenti tecnici che li giudicheranno per il lavoro svolto, dichiarano di cambiare idea e di affiancare docenti, studenti e famiglie nello sciopero generale indetto dai sindacati il 5 maggio prossimo contro la Buona Scuola di Renzi. Schierandosi apertamente contro questi emendamenti dichiarano convintamente che non serve la valutazione, anzi ostativa per l'esercizio della loro funzione, quanto piuttosto necessitino invece di rispetto e adeguamento della retribuzione professionale.
Che anche loro abbiano letto il rapporto sul World Economic Outllook dove il FMI raccomanda di investire nell'istruzione?
Dal Blog di Filippo Civati
E del resto, che le cose fossero state cambiate in corso d'opera emerge in tutta evidenza nelle convinzioni del numero 1 della minoranza 'dem' Filippo Civati. A contributo delle tesi dei presidi, dalle pagine del sito civati.it l'onorevole del Pd scrive che esistono ancora ben 1500 istituzioni scolastiche che attendono l'assegnazione di un dirigente scolastico e in queste, come nelle restanti 6627 occorre che vengano adattati gli organi scolastici ai fini di una maggior autonomia decisionale a beneficio delle scuole. Non è pensabile che un preside possa restare senza controlli efficaci a cura del consiglio di istituto se si vuole una vera garanzia di qualità.