Da una parte Matteo Renzi ospite di Porta a Porta, dall'altra il presidente Inps Tito Boeri in onda con il programma Di Martedì condotto da Giovanni Floris su La 7. In una sola notte la politica italiana (e non solo dato che l'INPS non è propriamente un organo politico) scopre le carte sul tavolo della previdenza e lo fa con una chiarezza e precisione cui non eravamo mai stati abituati né nel recente né nel più lontano passato. Figlie dell'operazione trasparenza condotta dallo stesso ente del noto economista, le due apparizioni sul tubo catodico di Renzi e Boeri hanno chiarito parecchi punti interrogativi sia sul futuro assetto di pensione anticipata 2015 e prepensionamento sia sul meccanismo di funzionamento dei rimborsi, per i quali, ha assicurato l'economista della Bocconi, 'i cittadini non dovranno fare alcuna domanda'.

Fondamentale poi il passaggio nel quale Boeri ha annunciato che il proprio ente chiederà al governo di introdurre il sistema di calcolo contributivo per tutti.

Novità, aggiornamenti e ultime news pensione anticipata 2015 e prepensionamento: Boeri a La 7 spiega tutto

'I politici hanno sempre giustificato le retribuzioni molto vantaggiose che si sono dati. Ma le giustificazioni non reggono. E reggono ancora meno i vitalizi che si concedono e che sono in gran parte slegati dai contributi da loro versati. Anche su questo faremo un'operazione di trasparenza': è partito in quarta il presidente INPS Tito Boeri, che in diretta su La 7 nella puntata di ieri sera, 19 maggio, si è apertamente scagliato contro un certo modo di intendere gli assegni previdenziali. 'Sento spesso parlare di diritti acquisiti - ha continuato l'economista bocconiano - ma uno acquisisce il diritto ad avere una pensione versando i contributi durante tutta la vita lavorativa. Se ci sono persone che hanno versato pochi contributi e poi hanno Pensioni altissime, non li chiamerei diritti acquisiti'. E su pensione anticipata 2015 e prepensionamento come si agirà? 'Concordo col Premier, intervenendo sulla flessibilità in uscita' ha sentenziato Boeri. Scartata l'ipotesi del reddito di cittadinanza in favore di quello minimo 'da dare solo ai poveri', il professore hai poi spiegato che verrà proposto al governo di 'usare il regime contributivo'. A quel punto starà all'Esecutivo Renzi decidere. Non poteva infine mancare un cenno al decreto che lo stesso Renzi nel frattempo stava esponendo dagli studi televisivi di Porta a Porta: 'Chi riceverà il conguaglio lo riceverà il primo di agosto. Non si dovrà presentare alcuna domanda, 500 euro a testa per una platea di 4 milioni di persone. Non riceverà nulla chi prende da 3000 euro a salire'.



Dichiarazioni così nette aprono la porta ad una duplice serie di considerazioni. Se da una parte non si può non salutare con grande soddisfazione l'abbandono di un linguaggio politichese poco fruibile e poco comprensibile in favore di passaggi più netti e chiari dall'altra viene da domandarsi se quella che si va intraprendendo sia la strada giusta. E' davvero sensato pensare ad introdurre il sistema contributivo solo per far 'sparire i vitalizi'? Non sarebbe opportuno agire prima su quest'ultimi con norme ad hoc e continuare a prevedere sul medio periodo un regime misto contributivo-retributivo? E questa è sola una delle tante criticità cui ci si potrebbe appellare. In onore di quella onestà intellettuale alla quale cerchiamo sempre di rifarci vogliamo infine esternare la nostra ammirazione per una soluzione così rapida del problema 'creato' dalla Consulta. Da queste righe abbiamo spesso criticato il premier (e continueremo a farlo) ma questa volta, a nostro parere, ha agito nel modo giusto. Spostare gli equilibri della finanza pubblica per ridare denaro a chi percepisce pensioni dai 3000 euro in su avrebbe avuto poco senso. Voi siete d'accordo o la pensate diversamente? Dateci un giudizio commentando il pezzo qui sotto!