I provvedimenti sulla riforma Pensioni, come già annunciato dal Governo Renzi, approderanno in Cdm lunedì prossimo 18 maggio sotto forma di decreto legge. Fin qui tutto come previsto. Però, diversamente da quanto fatto intendere in questi giorni dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e dal premier Matteo Renzi, il dl non sarà varato ma prenderà il via soltanto un primo esame. La patata bollente della reindicizzazione delle pensioni dopo la sentenza della Consulta sarà poi raffreddata dopo le elezioni amministrative.

Riforma pensioni, lunedì 18 maggio Consiglio dei ministri decisivo sui rimborsi

Il responsabile del Mef, che finora ha cercato di dare un'accelerata all'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale, ieri da Tiblisi, in Georgia, a margine dell'assemblea annuale della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, non ha parlato più dei possibili contenuti del decreto legge, ma ha spiegato che lunedì prossimo il consiglio dei ministri "discuterà le misure" individuate per fronteggiare la situazione senza fare danni ai conti pubblici. I tecnici del ministero dell'Economia e di Palazzo Chigi stanno però in questi giorni lavorando per chiudere la vicenda del rimborso dei trattamenti pensionistici nel più breve tempo possibile, così come auspicato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il vertice al Quirinale con il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Previdenza, reindicizzazione pensioni: mini rimborsi in base alle fasce di reddito

La proposta che l'esecutivo sembra intenzionato a portare in discussione al consiglio dei ministri del 18 maggio prossimo dovrebbe essere quella dei "mini rimborsi" da effettuare in base alle "fasce di reddito", una soluzione che punta a limitare praticamente l'impatto complessivo della manovra a massimo 3 miliardi di euro.

Somme che, come previsto dalle normative europea in materia di finanza pubblica, sono tutte da quantificare nel bilancio dello Stato del 2015. Le coperture finanziarie dell'operazione verrebbero individuate nelle entrate della voluntary disclosure, la sanatoria dei capitali all'estero non dichiarati a Fisco i cui introiti, però, sono ancora ì difficili da quantificare.

Una cosa appare comunque scontata: che i rimborsi degli arretrati saranno effettuati "a percentuale", come emergerebbe dai calcoli dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Il peso dei rimborsi con arretrati 2012/2014 varierebbe dai tremila ai settemila euro per ogni pensionato.

Modifiche alla legge Fornero, sindacati e minoranza Pd incalzano l'esecutivo

Sullo sfondo, il dibattito per le modifiche alla legge Fornero verso nuove forme di flessibilità per la pensione anticipata come indicato, d'altronde, anche nella risoluzione di maggioranza al Def. I sindacati e la minoranza del Pd continuano a sollecitare l'incontro tra governo e parti sociali per una revisione complessiva del sistema pensionistico, diverse le proposte di legge già al vaglio della commissione Lavoro della Camera dei Deputati che vedono convergere sia partiti di maggioranza che di opposizione.