Si apre un nuovo fronte polemico interno al governo sulla riforma Pensioni e il dl per l'applicazione della sentenza della Consulta. "Renzi sbaglia - ha detto oggi il sottosegretario all'Economia e Finanze, Enrico Zanetti, di Scelta Civica, ai microfoni di Radio 24 - a non parlare e a far intervenire su questo tema solo il ministro Padoan. Se valutiamo tutte le cose solo in funzione della tenuta del bilancio - ha evidenziato il sottosegretario del Mef - la gente si arrabbia".

Riforma pensioni 2015, Padoan: rispetteremo parametri Def

La situazione non è per niente chiara, così come incerte sono ancora le vere intenzioni dell'esecutivo.

In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del nuovo decreto legge che si appresta a varare il Governo Renzi sul sistema previdenziale, le ultime novità arrivano oggi da Bruxelles dove il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sta partecipando al vertice dell'Eurogruppo. "Rispetteremo i parametri - ha sottolineato il responsabile del Mef - che sono nel Def". Come si ricorderà, nella relazione di maggioranza al Documento di economia si impegna tra l'altro l'esecutivo a valutare l'introduzione di nuovi meccanismi di flessibilità in uscita dall'attività lavorativa per l'accesso alla pensione anticipata seppur con lievi penalizzazioni contro le quali restano fortemente contrari i sindacati che ancora aspettano e sollecitano il confronto con il Governo Renzi, e in particolare con il ministro Poletti, sulla nuova governance dell'Inps e sulle modifiche necessaria alla riforma pensioni del 2011 della Fornero.

Ma l'esecutivo, aldilà delle rassicurazioni d'ufficio del Mef, appare confuso: "Oggi - ha dichiarato infatti il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti dopo le dichiarazioni del ministro Padoan - non abbiamo ancora una posizione puntualmente definita".

Decreto pensioni dopo sentenza Consulta, critiche da Forza Italia

Una valanga di critiche arriva dai parlamentari di Forza Italia in coro con il capogruppo dei berlusconiani a Montecitorio Renato Brunetta. "L'ipotesi di una restituzione selettiva e parziale della mancata perequazione delle pensioni - ha detto la parlamentare azzurra Stefania Prestigiacomo - ci vede fortemente contrari, così si darà vita a una discriminazione dentro la discriminazione.

Non devono esistere - ha sottolineato - pensionati di serie A e di serie B". "Non c'è alternativa, Renzi e Padoan - ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri - si illudono di raggirare gli italiani inventandosi un decreto truffa sulle pensioni. La sentenza della Corte Costituzionale - ha avvertito - va applicata, non raggirata". "Giù le mani dalle pensioni degli italiani! #cambiamoinsieme", ha scritto su Facebook il consigliere politico di Berlusconi ed europarlamentare Giovanni Toti, candidato a governatore alla regione Liguria. "C'è una sproporzione - ha commentato invece Stefano Ceccanti, costituzionalista ed ex senatore leghista - tra le argomentazioni della Consulta nella sentenza sulle pensioni e l'effetto concreto sia a livello di finanza pubblica che a livello istituzionale e politico".