Abbiamo parlato, nel corso della giornata di ieri, dell'incontro avvenuto presso la sede del Nazareno tra una rappresentanza parlamentare del Partito Democratico e le delegazioni dei sindacati, delle associazioni dei genitori e degli studenti. L'incontro sembra aver dato esiti positivi, stando alle dichiarazioni degli esponenti PD, di tutt'altro avviso, invece, la visione dei sindacati che vedono ancora lontano un possibile accordo sul ddl della Buona Scuola, proposto dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Cgil, Pantaleo: 'Vogliamo parlare subito con il governo'

In particolar modo, è il segretario nazionale Cgil Scuola, Domenico Pantaleo ad esprimersi con toni pessimistici, parlando di nodi cruciali che rimangono tutt'ora irrisolti e di inaccettabilità del testo contenuto nel disegno di legge.

L'esponente sindacale, pur apprezzando la disponibilità dei vari Orfini, Guerini e Malpezzi ad ascoltare le richieste di chi nella scuola ci lavora ogni giorno, ritiene quanto mai opportuno parlare direttamente con il governo: e quando significa parlare con il governo, ci si riferisce soprattutto alle questioni legate al merito e alla stabilizzazione dei precari, non dimenticandosi della 'minacciosa' chiamata diretta dei docenti attraverso i super poteri che verranno conferiti ai dirigenti scolastici. Pantaleo parla addirittura di possibile blocco degli scrutini nel caso in cui il governo taccia di fronte alle richieste dei sindacati.

  

In Rete, i docenti hanno aperto una campagna di boicottaggio contro il PD

Ormai i docenti l'hanno capito: il 'feeling' tra il premier Matteo Renzi e i sindacati è tutt'altro che roseo e da tempo si è compreso che il Presidente del Consiglio non ama parlare con le corporazioni dei lavoratori, anzi diciamocelo pure francamente, preferisce saltarle a pié pari.

In attesa di quella che sarà la risposta del numero uno dell'esecutivo in merito ad un possibile vertice con i sindacati, c'è da registrare l'estesa campagna indetta contro il Partito Democratico che si sta diffondendo in maniera sempre più ampia nella rete social: si tratta di un vero e proprio boicottaggio delle prossime elezioni regionali, quello ventilato dai docenti e dal personale Ata della scuola, una campagna antirenziana che il premier non potrà sottovalutare.