Sino all'ultimo momento ha provato ad evitare questo Sciopero Generale unitario di tutti i sindacati. Si, Renzi ha capito da qualche giorno quanto sarà alta l'adesione dei docenti,degli studenti e di tutti i lavoratori della Scuola allo sciopero generale di oggi, ed ha promesso ed in parte apportato qualche emendamento al DDL, ma non è bastato.Oggi si sciopera e si scende in piazza, scuole vuote piazze piene.
Docenti,studenti e famiglie in piazza in tante città d'Italia contro il DDL
Nel 2008 ci fu l'ultimo sciopero unitario del comparto Scuola.
Quel giorno scioperarono i 2/3 dei docenti. Oggi, a sentire il polso delle piazze reali e soprattutto virtuali, potrebbero essere molti di più. Da diverse settimane, si susseguono eventi contro il DDL in tante città d'Italia senza soluzione di continuità. La rete ha veicolato il mal contento ed ha permesso l'organizzazione degli appuntamenti in tantissime città. Ultimi, in ordine di tempo, i flash mob organizzati ieri 4 Maggio. Si scende in piazza, dicevamo, contro tanti aspetti del DDL, soprattutto non piacciono i super poteri che si vogliono dare al Dirigente Scolastico come la chiamata diretta dei docenti. In queste ultime ore vi è stata qualche leggera modifica, come già aveva anticipato Renzi a Bologna, sotto la pressione dei docenti che protestavano vicino al palco. Tutto inutile.
Le aperture e le modifiche sono state rispedite al mittente dai docenti e dalle organizzazioni sindacali che hanno indetto lo sciopero del 5 Maggio: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda e Cobas Scuola. Ci si ritrova in piazza, dunque, con striscioni, bandiere e fischietti, proprio i fischietti che alle 11,00 da ogni piazza d'Italia risuoneranno tutti insieme per 30 secondi per arrivare fino alle orecchie di Renzi che da Bologna aveva detto "non mi farò intimorire da tre fischi".
Siamo convinti che i fischi non saranno tre, ma molti di più.
Il consenso del PD
Quanto inciderà negativamente sul consenso del PD e di Renzi questa adesione massiccia allo sciopero? I lavoratori appartenenti al settore scolastico, tra coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato e coloro con contratti precari, sono ampiamente oltre il milione, milione e mezzo.
Se poi sommiamo a questi numeri già grandi i relativi familiari, si arriva a cifre stratosferiche. Cosa farà Renzi nelle prossime ore per limitare i danni? Attendiamo gli sviluppi.
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