Prosegue l'operazione trasparenza dell'Inps, tanto che i tecnici hanno comunicato nuovi dati indicativi della sfida che il nostro istituto di previdenza si trova ad affrontare negli anni in corso. Questa volta a finire sotto la lente d'ingrandimento è il fondo Elettrico, ovvero quello dei lavoratori dipendenti dell'ex azienda pubblica Enel e delle altre società operanti all'interno del settore. Secondo gli ultimi calcoli, il fondo presenterà nell'anno in corso un disavanzo di quasi 2.000 milioni, mentre il debito in essere è di trenta miliardi di euro.
Il problema sarebbe ancora una volta il calcolo retributivo e l'età troppo giovane con cui avrebbero ottenuto la quiescenza i lavoratori, visto che le Pensioni erogate superano di gran lunga le risorse messe a disposizione dai contribuenti, pertanto la parte in eccesso deve essere compensata con il bilancio dell'Inps e indirettamente con dei trasferimenti derivanti dalla fiscalità generale.
Pensioni retributive, l'Inps fa il punto della situazione per il comparto elettrico
A tal proposito, l'Istituto guidato da Boeri ha parlato di fatto di regole pensionistiche maggiormente generose, soprattutto se si effettua il paragone con il settore privato. Ad avere prestazioni migliori è infatti l'84% delle persone che ha già ottenuto la quiescenza, mentre per quanto riguarda gli importi la differenza tra quanto avrebbero percepito i contribuenti se ci fosse stato in essere il calcolo contributivo è uguale o superiore al 20% di quanto effettivamente percepito oggi.
Nel complesso, solo un lavoratore su cento percepirebbe una pensione maggiore se ci fosse in essere un meccanismo si calcolo legato ai contributi effettivamente versati. L'Inps commenta tali evidenze come "significative" e ricorda che il fondo è stato chiuso definitivamente nel 2000, visto che a seguito di tale data i lavoratori entrano a far parte del fondo Inps dedicato ai dipendenti.
Pensioni contributive vs retributive, obiettivo è sostenibilità dell'Inps
Resta implicito che il focus dell'istituto si concentra sulla progressiva erosione che le regole di pensionamento retributive hanno provocato nei confronti della sostenibilità del fondo pensione, visto che senza l'intervento dello Stato non sarebbe riuscito a mantenere in essere il pagamento delle pensioni attuali.
La riflessione è quindi propedeutica alla necessità di informare i cittadini sul perché è importante organizzare le pensioni sulla base di un meccanismo di calcolo sostenibile nel tempo. "La sezione porte aperte" spiega l'Inps sul proprio sito "è dedicata proprio a rendere più chiari i meccanismi di funzionamento delle prestazioni erogate dall'istituto".
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