Qualche giorno fa abbiamo pubblicato le dichiarazioni dell'onorevole Mario Mauro (Popolari per l'Italia-Gal), il cui voto contrario in Commissione Affari Costituzionali ha determinato la prima 'caduta' in Senato della riforma renziana 'Buona Scuola'. Mauro ha parlato di 'incostituzionalità', usando parole forti contro uno Stato che, attraverso questo testo di legge, si accinge a tradire gli ideali storici della scuola. 

Il sottosegretario del Ministero dell'Istruzione, Gabriele Toccafondi, ha prontamente replicato alle parole del senatore, affermando che è molto più facile urlare che provare a fare, che è più semplice distruggere piuttosto che costruire, lamentandosi anzichè proporre delle idee che stanno veramente in piedi.

Toccafondi ha sottolineato come tutti stiano cercando di prospettare delle soluzioni 'fantastiche', dimenticando che lo Stato è obbligato a rispettare dei vincoli finanziari, degli obblighi normativi e delle sentenze europee.

Miur, Toccafondi, due approcci alla Buona scuola: ideologico e realistico

Il sottosegretario del Miur ha parlato di due possibili approcci alla riforma Buona Scuola: quello idealistico e quello realistico. Il primo lo si può vedere in chi contesta il DDL senza conoscerlo a fondo, per il semplice gusto di andare contro al governo; il secondo è quello che tiene conto del fatto che il nostro Paese ha bisogno di un radicale cambiamento di tutto il sistema legato all'istruzione e la 'Buona Scuola' rappresenta il primo passo.

Secondo Toccafondi, occorre andare avanti, non ci si può fermare proprio adesso, perchè ci andrebbe di mezzo la credibilità dello Stato italiano e il futuro dei nostri giovani. 'Da settembre a novembre, c'è stata una reale consultazione - dice il sottosegretario del Miur - da due mesi il testo di legge è in Parlamento e sono state apportate le opportune modifiche, ascoltando quelle che sono state le obiezioni mosse dai rappresentanti dei vari partiti.

Ora non si può più fare dietrofront'. 

DDL Scuola e piano assunzioni: Toccafondi 'non è una risposta all'Europa'

Per quanto riguarda il piano assunzioni, Toccafondi ci tiene a precisare che non si tratta solo di una risposta alla sentenza europea, ma di un provvedimento che ha tenuto conto delle reali esigenze della scuola e di una correzione obbligatoria visti i gravi errori commessi dai precedenti governi. 'Ora basta promesse e basta graduatorie ad esaurimento - ribadisce Toccafondi - Ora si entrerà solo tramite concorso'.