Sulla quota 97 i tecnici del Governo e del Parlamento devono considerare la possibilità di costi ingenti, che potrebbero arrivare a pesare per più di otto miliardi di euro sui conti della previdenza. Il commento è del Presidente Inps Tito Boeri e riguarda il meccanismo di uscita caratterizzato da sessantadue anni di età, trentacinque di contribuzione e dalla penalizzazione del due per cento per ogni anno mancante rispetto a quelli del pensionamento ordinario. Il Presidente Inps si presenta alla Camera dei Deputati elencando i punti chiave del proprio dossier sulla sostenibilità delle possibili misure previdenziali di flessibilità, portando l'attenzione sui conti pubblici e sugli ostacoli da superare per rendere disponibile un sistema di accesso alla pensione differente rispetto a quello definito con la legge Fornero.

Riforma delle pensioni: flessibilità giustificata dalle necessità, ma il peso sul bilancio sarà elevato

"I costi di questa operazione sono ingenti" afferma l'economista alla guida dell'Inps, sottolineando in particolare l'elevata onerosità del sistema a quote. "Secondo le nostre stime, come punto di massimo si arriverebbe a 10,6 miliardi nel 2019", indicando come parametro di riferimento per il pensionamento con la cosiddetta Quota 100, perché questo genere di iniziative corrisponde ad "una operazione nello spirito del ripristino delle Pensioni di anzianità". Arriva invece un giudizio più positivo sul tema dell'opzione donna, cioè sul diritto al pensionamento anticipato tramite il ricalcolo contributivo che alcune lavoratrici chiedono di vedere rispettato.

La filosofia del meccanismo adottato per questo caso specifico sarebbe maggiormente sostenibile perché i costi tenderebbero ad equilibrarsi nel lungo periodo, pertanto sarebbe condivisibile un allargamento della platea dei potenziali beneficiari.

Dopo la relazione di Boeri, Governo mantiene comunque apertura verso l'introduzione di maggiore flessibilità pensionistica

Stante la situazione descritta dal Presidente dell'Inps, non si è fatta attendere la risposta del Governo tramite la voce del Sottosegretario Pierpaolo Baretta, che ha voluto confermare le precedenti aperture verso la ricerca di un compromesso tra le esigenze dei lavoratori e quelle di bilancio, al fine di garantire nuove opzioni di pensionamento anticipato.

Proprio a tal proposito, l'esponente dell'esecutivo ha sottolineato l'importanza di avviare dei cambiamenti per garantire la "flessibilità in uscita", visto che "permetterà anche un recupero dell'occupazione giovanile". 

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