Prosegue con nuovi interventi il delicato dibattito parlamentare sulla questione della flessibilizzazione nell'accesso alla pensione, mentre presso la Commissione lavoro della Camera dei Deputati si cerca di realizzare le premesse per un intervento correttivo che possa effettivamente andare incontro alle esigenze dei tanti lavoratori in età avanzata. "Ci stiamo confrontando come forze politiche, tra Governo, Parlamento e Inps, proprio a partire dalle nostre proposte di legge, per trovare soluzioni concrete e sostenibili che introducano flessibilità nel sistema pensionistico, anche in vista del lavoro della prossima legge di stabilità" ha affermato l'On.

Davide Baruffi appartenente alla minoranza Dem del PD. Il Deputato ha ricordato l'importanza dell'attività svolta sino ad ora, con le sei salvaguardie destinate agli esodati e la correzione delle penalizzazioni in capo ai meccanismi di uscita attualmente in vigore per i lavoratori precoci.

Riforma pensioni, dalla Commissione lavoro alla Camera si punta alle quote ed alla flessibilità per i lavoratori precoci

Stante la situazione, resta però ancora molta la strada da compiere per poter aiutare concretamente tutti coloro che stanno vivendo una situazione di disagio lavorativo e che non riescono ad accedere all'Inps a causa dei criteri eccessivamente rigidi di pensionamento. Le proposte allo studio della Commissione lavoro per la flessibilizzazione della previdenza sono principalmente due: la prima prevede la realizzazione della quota 97, con sbarramento a 62 anni di età e 35 anni di contribuzione, più una penalizzazione massima dell'8% sulla mensilità erogata.

Mentre per i precoci si sta cercando di istituire un meccanismo di prepensionamento accessibile con 41 anni di versamenti, indipendentemente dall'età effettivamente raggiunta. La necessità di una riforma della legge Fornero è condivisa anche dalle principali sigle sindacali, che si sono dette fortemente contrarie a dei meccanismi di flessibilità basati sul ricalcolo contributivo delle mensilità.

Pensionamenti flessibili, il sistema dei prepensionamenti con le quote appoggiato anche dall'Ancot

Nella settimana appena trascorsa il tema della previdenza ha visto intervenire anche l'Associazione nazionale dei tributaristi (Ancot), che ha evidenziato la necessità di rilanciare la flessibilità previdenziale appoggiando l'introduzione dell'uscita anticipata a partire dai sessantadue anni con il meccanismo a quote.

I professionisti hanno infine indicato l'introduzione di un meccanismo di quiescenza anticipata come una possibile soluzione per rigenerare la staffetta generazionale e far ripartire il lavoro nel Paese.

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