Dopo i tuoni di assordanti sul governo, del leader storico dei metalmeccanici della Cgil Maurizio Landini, "Renzi, modifica la Fornero!", arrivano i fulmini di Beppe Grillo, che definisce "catastrofica" la riforma Pensioni, così come sin qui ipotizzato da vari esponenti dentro e fuori dal governo. Il leader pentastellato mette sull'avviso lavoratori e pensionati sul rischio che le riforme più volte annunciate e mai applicate possano tramutarsi in un vero e proprio ricatto a cui Renzi sottoporrà gli italiani: o vi tenete la pensione così come disegnata dalla legge Fornero, con le sue rigidità ed i suoi errori oppure ve ne andate in pensione accettando un vitalizio ridotto.

Boeri contesta la flessibilità di Damiano e crea tensioni come Landini e Grillo

L'orizzonte pensionistico è stato anche oscurato, questa volta da un uragano: è arrivata una bocciatura, forse inattesa quanto clamorosa, su tutta la linea delle ipotesi di riforma presentati dal presidente della commissione lavoro della Camera, il pieddino ex Cgil Cesare Damiano, sui pensionamenti flessibili e sull'uscita anticipata. Bocciatura che arriva nientepopodimeno che da parte del presidente dell'Inps il professore Tito Boeri, voluto sullo scranno più alto dell'istituto previdenziale proprio dalpremier Matteo Renzi. Forse che la bocciatura sia l'anticamera dell'ipotesi del contributivo puro? Ipotesi che fa paura a molti, ma soprattutto a chi percepisce una pensione medio-alta, per il ricalcolo che potrebbe essere effettuato sul loro assegno, o per chi ha oggi uno stipendio medio-basso.

Forse che Maurizio Landini e Beppe Grillo, hanno visto giusto seppur con toni e modi spesso sgraditi a molti?

Damiano difende la flessibilità e l'uscita anticipata, favoriti i giovani

Alle critiche ed alle parole poco rassicuranti di Landini e di Beppe Grillo, risponde indirettamente Cesare Damiano, difendendo la sua proposta.

Afferma infatti il presidente della commissione lavoro che il suo disegno di legge di andare in pensione a partire dai 62 anni di età, con 35 anni di contributi ed una penalizzazione massima dell'8%" vuole essere "un modello che guarda al futuro" e che ha un doppio scopo: l'ingresso dei giovani nel lavoro e evitare di creare nuovi poveri.

In realtà la situazione sulla riforma della legge Fornero tutta "lacrime e sangue"si è cristallizzata solo su alcune proposte che oggi vengono chiarite da Damiano e domani vengono confutate da un membro del governo, allargandone le possibilità o riducendole drasticamente. Tutti in questi giorni annunciano svolte, interventi e novità, ma in realtà di concreto c'è poco o nulla. Insomma, come si può notare, tutti in questi giorni annunciano proclami, interventi e novità sui criteri di accesso al sistema previdenziale, ma in realtà di concreto c'è poco o nulla.

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