Continua il dibattito sulla riforma del sistema previdenziale italiano e rimangono ancora aperte alcune questioni che dovranno essere risolte quanto prima. Ci riferiamo ora alla problematica inerente i lavoratori del comparto scuola, denominati 'Quota 96', cioè quelle persone che, a causa di un errore nella legge Fornero, sono costrette a rimanere al lavoro nonostante abbiano raggiunto i requisiti per la pensione.

Sono circa i 4mila lavoratori denominati Quota 96

Proprio i Quota 96 continuano a sperare che l'Esecutivo possa risolvere una volta per tutte la loro problematica. Sono circa 4mila i lavoratori della scuola, insegnanti e personale Ata, che aspettano, in trepidante attesa, che qualcosa possa muoversi nei 'piani alti' della politica. Le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare dato che, proprio qualche giorno fa, è giunta notizia che quasi certamente la normativa pensionistica relativamente alla questione 'Quota 96' sarà rivista non prima di settembre. Appare, però, sempre più chiaramente, che il governo Renzi avrà non poche difficoltà nel gestire la situazione anche perché incombe sempre di più la scure dei conti pubblici, soprattutto dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito lo sblocco degli stipendi per tutte le Amministrazioni dello Stato, oltre al fatto che i pensionati ai quali erano state bloccate le indicizzazioni riceveranno il primo agosto un rimborso a titolo di risarcimento, pesando chiaramente sui conti pubblici.

Boeri non è d'accordo sul sistema Quota 97 e Quota 100

Intanto, siamo anche in attesa di conoscere il pacchetto di riforme che Tito Boeri, presidente dell'Inps, presenterà nei prossimi giorni sul tavolo di Matteo Renzi. La cosa certa è che il responsabile dell'Istituto di previdenza non è affatto d'accordo su quanto proposto da Cesare Damiano relativamente alla Quota 97 oppure al sistema Quota 100. Boeri vorrebbe applicare un sistema che possa ricalcolare con il sistema contributivo tutte le Pensioni, anche quelle che sono da considerarsi con il regime misto retributivo. Un modo per rendere meno onerosa l'eventuale riforma del sistema pensionistico italiano. Infatti, Boeri accetterebbe di buon grado l'applicazione del metodo Opzione Donna a tutti i lavoratori, con la possibilità di andare in pensione prima del raggiungimento dei requisiti ma con un trattamento pensionistico basato completamente sul metodo contributivo.