La riforma Scuola passerà nonostante tutto, nonostante le proteste, i rilievi di incostituzionalità, gli appelli al Presidente della Repubblica. Passerà perché il Governo ha deciso così. Una lotta senza esclusioni di colpi quella fra Renzi e i docenti, lotta che però non è ancora finita. Ieri in Aula sono stati respinti tutti gli emendamenti, in quanto il Governo si fa forte della fiducia ottenuta al Senato. Oggi ci sono i voti finali. Anche ieri non sono mancati i momenti di tensione, e mentre la Giannini si ritiene contenta e soddisfatta, c'è che ha già annunciato un referendum contro la chiamata diretta.
DDL scuola, Giannini: 'sono soddisfatta'
Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini si definisce soddisfatta, e non fatichiamo a crederlo. Secondo quanto ha dichiarato all'ANSA, i toni di questa fase del procedimento sono stati più bassi, anche se le posizioni non sono cambiate. Ha anche detto che il Governo ha chiarito il piano assunzionale 'straordinario', compreso il ruolo fondamentale che da ora avrà il concorso a cattedra. Ha vantato la regolarità dei processi e la serietà del Governo. A sostenerla, l'Onorevole Malpezzi, che ha attaccato M5S e SEL per le loro posizioni a favore delle proteste e dei docenti.
I no alla riforma Scuola e la minaccia del referendum
Ma non tutti vedono la riforma scuola come loro.
L'On. Rampelli, capogruppo di Fratelli d'Italia, ha affermato che il Ddl costituisce 'il più grande licenziamento della storia repubblicana'. Ottantamila docenti precari verranno espulsi dall'insegnamento dopo esser stati la 'linfa della scuola italiana'. Ma il commento più forte arriva da un ex PD, l'On. Civati, che ha chiaramente detto che intendono fare un referendum per abrogare la chiamata diretta dei docenti, uno dei punti più criticati della riforma di Renzi.
Sembra che il referendum sia già stato. Civati si rivolge poi a tutto il mondo della scuola, dai politici alle parti sociali, chiedendo una collaborazione a tal fine nel momento in cui la riforma diventerà legge. Nel frattempo iniziano le prime indicazioni sulle tempistiche delle assunzioni.