Le ultime notizie sulle Pensioni per i precoci non sono positive, come accade da fin troppo tempo. Le proposte di Tito Boeri per la riforma pensioni 2015 non prevedono trattamenti ad hoc per la pensione dei lavoratori precoci che, giustamente, fanno già partire la protesta perchè non accettano la penalizzazione che conseguirebbe al ricalcolo col contributivo per la pensione anticipata, l'elemento-base di quella che sia il presidente dell'Inps sia il governo Renzi (almeno da quello che si dice da mesi) chiamano flessibilità in uscita. Boeri ha il suo bel dire che non è vero che l'idea di riforma della pensione anticipata non si basa solo sul ricalcolo col contributivo e che comunque le penalità per chi volesse smettere di lavorare prima dell'età per la pensione di vecchiaia non sarebbero così elevate come alcuni affermano (non è che ci si inventa i numeri, le simulazioni vengono fatte con lo strumento online ufficiale INPS "La Mia Pensione" da vari lavoratori e pensionandi nonché dagli analisti): anche solo l'idea di ridurre di pochissimo l'assegno previdenziale di chi ha iniziato a lavorare a 18 anni se non prima e che arriva a 60 anni con oltre 40 anni di contributi è un'ingiustizia sociale che in un paese normale non andrebbe neanche pensata!
Oltre al fatto che chiamare "pensione anticipata" il volersi ritirare dopo 40 anni e passa di lavoro solo perchè prima rispetto ai 66/67 anni per la pensione di vecchiaia fa un po' ridere... per non dire di peggio.
Pensione anticipata con ricalcolo col contributivo e penalità anche per i lavoratori precoci? Inaccettabile e ingiusto
Fatto sta che dopo la presentazione ufficiale alla Camera dei Deputati dei 5 punti della riforma pensioni di Tito Boeri è esplosa la rabbia di molti. Oltre alle proteste dei sindacati, che si spera diano filo da torcere al governo e all'INPS nei prossimi incontri previsiti per discutere appunto dei cambiamenti del sistema previdenziale italiano, i lavoratori precoci stanno facendo sentire le loro proteste con i vari mezzi a disposizione, dai Comitati ufficiali ai gruppi Facebook.
La protesta monta sempre di più e già i lavoratori precoci stanno organizzando una mobilitazione nazionale per far sentire ma anche "vedere" a chi ci governa il proprio disappunto.
Come dar loro torto? Se dopo 40 anni di lavoro si arriva a quasi 60 anni ma ci si sente dire che occorre lavorarne ancora 6, 7 o forse più altrimenti si rischia di avere una pensione ridotta per sempre, perchè la penalizzazione del ricalcolo col contributivo è permanente e non solo per gli anni di anticipo, è ovvio protestare.
Non ci credete? Eccovi allora delle simulazioni di ricalcolo pensione col contributivo eseguite con dati reali e ufficiali, i numeri parlano chiaro: i precoci sarebbero i più penalizzati.
Non si stupiscano quindi i vari Renzi, Boeri, Poletti, Padoan se i lavoratori precoci fanno sentire con forza e anche con espressioni forti la loro rabbia, non si stupisca il sottosegretario Enrico Zanetti se viene criticato (per non dire insultato) quando afferma che il suo partito Scelta Civica, fondato dall'ex premier Mario Monti che col suo governo fece la famosa Legge Fornero, appoggerà in pieno la proposta di Tito Boeri o comunque l'applicazione del contributivo: i lavoratori precoci vogliono solo una cosa, cioè una pensione giusta e commisurata al duro lavoro che hanno svolto per decenni rinunciando anche alla propria giovinezza. Andare in pensione a 60 anni con l'assegno integrale non è un privilegio, è un diritto!