Il dibattito sulla riforma Pensioni tiene banco anche oggi 9 luglio 2015, grazie alle news arrivate direttamente dal presidente dell'Inps Tito Boeri, che ieri durante la relazione annuale dell'INPS alle camere ha presentato la sua proposta in tema di previdenza. La Bozza presentata si divide in cinque punti, che però non sembrano esser pienamente condivisi da tutti, con Cesare Damiano in prima fila tra coloro che criticano la proposta di Boeri. Abbiamo chiesto il parere all' On Patrizia Maestri del Pd, membro della commissione Lavoro alla Camera che gentilmente ci ha concesso un'esclusiva che potrete leggere di seguito.
Pensioni oggi 9 luglio 2015, le news dopo la proposta di Boeri, parla l'On. Patrizia Maestri su Opzione donna
L'on Maestri ci spiega il perchè non condivide totalmente l'intervento di Boeri: "Non abbiamo sentito illustrare il bilancio dell Inps ma abbiamo ascoltato le proposte del presidente in tema di previdenza. Tutto legittimo e sappiamo molto bene che modificare la Fornero ha un costo alto ma penso che le proposte di Boeri siano penalizzanti per molti lavoratori". Come sappiamo, in commissione lavoro da tempo ci si batte per soluzioni alternative come ad esempio la quota 97 contenuta nella pdl 857 per garantire flessibilità in uscita senza penalizzazioni elevate (massimo 8%) o la richiesta di proroga all'Opzione Donna Inps per consentire in maniera volontaria a chi lo desidera di uscire già a 57 anni in cambio del ricalcolo contributivo: "In commissione lavoro da inizio legislatura lavoriamo sulla correzione della manovra Fornero, abbiamo fatto 6 salvaguardie per gli esodati, abbiamo pronta la settima salvaguardia, la Pdl 857 per la flessibilità in uscita con penalizzazioni, chiesto gradualità per l'uscita delle donne e il ripristino di opzione donna".
Proprio sull'Opzione Donna Inps, l'On Maestri ha voluto specificare un fatto importante: "L' Opzione donna con il ricalcolo tutto contributivo bloccata da due circolari dell INPS non va confusa con la flessibilità in uscita".
Riforma Pensioni, ultime news di oggi: Maestri: 'Non è giusto far pagare ancora ai lavoratori la possibilità di uscire dal lavoro'
Continuando a spiegarci il suo punto di vista, la deputata del PD si sofferma sulla proposta di un uscita anticipata dal mondo del lavoro grazie al sistema contributivo, che non può essere l'unica soluzione da adottare: " Se l'anticipo dell' uscita dal lavoro prevedesse il calcolo tutto contributivo sarebbe un danno notevole per i lavoratori che si troverebbero una perdita circa del 30% nella loro pensione.
Certo occorre pensare alle pensioni dei giovani( rivalutazione della somma dei contributi per il calcolo della pensione) ma non è giusto far pagare ancora ai lavoratori la possibilità di uscire dal lavoro prima dei 67 anni riducendo la loro pensione così pesantemente. Boeri sa che sarà il governo, mi auguro anche attraverso il confronto con le parti sociali oltre che naturalmente con il Parlamento, che presenterà le modifiche alla Fornero e sarà il Parlamento che concretamente voterà le riforme. Starà all INPS dare applicazione a quelle riforme". L' On Maestri, che ringraziamo nuovamente per il suo tempo ha poi concluso: "Concordo con Boeri sul rischio di non poter mantenere il contratto a tutele crescenti se non si investiranno ancore risorse per quella finalità.
Certo che la grande scommessa sarà la ripresa economica, se riparte l'economia sarà più facile stabilizzare l' occupazione e affrontare il contrasto alla povertà". Voi cosa ne pensate? Fateci sapere nei commenti la vostra!