Le ultime notizie che arrivano dal mondo della politica, relativamente alla riforma del sistema previdenziale, non sono positive. Negli ultimi giorni erano giunte delle news sull'approvazione di un emendamento alla riforma della Pubblica Amministrazione che avrebbe dato la possibilità ai lavoratori prossimi alla pensione di chiedere il cosiddetto 'part-time' favorendo così il ricambio generazionale attraverso una riduzione dell'orario di lavoro e, conseguentemente, del trattamento stipendiale. Sarebbe spettato poi ai lavoratori stessi provvedere al versamento dei contributi della previdenza fino al raggiungimento dei requisiti per poter accedere alla pensione.
L'anno scorso la Ragioneria di Stato aveva bocciato il part-time
Ricordiamo che, non più di un anno fa, la Ragioneria di Stato non aveva accettato questa proposta, avanzata dal ministro Marianna Madia, perché ritenuta poco conveniente per chi decideva di aderire a questo nuovo sistema pensionistico. Ora si sta ripresentando la stessa situazione dell'anno scorso. Molto probabilmente, questa misura non sarà accolta favorevolmente dai lavoratori vicini alla pensione, facendo rimanere invariata la problematica relativa alla disoccupazione giovanile, giunta a livelli davvero preoccupanti.
Stop per la proroga Opzione Donna e per il sistema Quota 100
Ennesimo stop anche per la proroga del metodo sperimentale Opzione Donna con il sistema contributivo al 31 dicembre 2015.
Nonostante diversi esponenti politici, tra cui la senatrice Manassero del Pd, abbiano evidenziato l'esistenza della copertura finanziaria per attuare questo sistema, il Ministero dell'Economia sta ritardando nel dare il via libera al sistema contributivo donna, così come evidenziato dal sito internet pensionioggi.it. Intanto, anche la cosiddetta Quota 100 sembra di difficile attuazione, soprattutto dopo la bocciatura da parte del presidente Inps, Tito Boeri, il quale ritiene troppo onerosa una soluzione di questo genere che prevede l'uscita dal lavoro al raggiungimento del valore 100 come somma tra età anagrafica e versamenti contributivi.