Poste Italiane, che sta per quotare in borsa il 40% del proprio capitale, ha predisposto un imponente e corposo piano di assunzioni tra contratti a tempo determinato e indeterminato a "tutele crescenti", che dovrebbe consentire, in cinque anni, un incremento dell'organico di ben 8 mila unità. Il gruppo, guidato da Francesco Caio, ha già approfittato della nuova riforma del mercato del lavoro, con il Jobs Act, per assumere nei primi sei mesi di quest'anno, oltre 3 mila giovani con contratto a tempo determinato.

Il nuovo personale è stato impiegato nel settore relativo al recapito della corrispondenza e per coprire il turnover stagionale dei portalettere che sono andati in ferie.Le oltre 3000 assunzioni a tempo determinato sono state distribuite in modo più o meno proporzionale in tutte le regioni italiane, sia per quanto riguarda le figure degli addetti allo sportello che per quanto concerne i portalettere e i consulenti finanziari.

Annunciate 3 mila assunzioni nella seconda parte dell'anno

Molti di questi neo assunti, secondo indiscrezioni che trapelano nelle ultime ore, vedranno il proprio contratto a 'tutele crescenti, rinnovato anche per il prossimo anno. Si annunciano numerose assunzioni anche nella seconda parte dell'anno, con l'arrivo di altri 3000 addetti, prevalentemente impiegati nel settore della corrispondenza. Saranno circa 2500 i nuovi postini, mentre ammonterà a 600 unità l'incremento dell'organico per quanto riguarda i nuovi consulenti finanziari che si occuperanno del risparmio e investimenti. La cosiddetta 'area business' che è ritenuta essere uno dei settori nevralgici del gruppo Poste Italiane.

Si stima che fra i 6 mila nuovi contratti stipulati nel 2015, almeno 500 di questi verranno trasformati in contratti a tempo indeterminato.

Il Jobs Act è stato un volano di nuovi posti di lavoro, che Poste Italiane ha sfruttato al meglio, per coprire le lacune di organico, anche se la maggior parte degli assunti continuerà per diverso tempo, a beneficiare solo di contratti a 'tutele crescenti' che mascherano, di fatto, soluzioni temporanee e precarie.