La Lega Nord fa sentire la sua voce. E lo fa con forza. Obiettivo principale: mandare a casa il governo Renzi e cancellare la legge Fornero. Il partito di Matteo Salvini annuncia così tre giorni di lotta, il prossimo mese di novembre. Nel corso della Festa dei popoli padani, svoltasi a Cittadella, alla presenza di una folta rappresentanza di supporters padani, Matteo Salvini, insieme ad Umberto Bossi, Roberto Maroni e Luca Zaia, preannuncia la strategia della Lega Nord nei prossimi mesi.
Immigrazione e riforma delle pensioni, gli argomenti trattati nella festa leghista
Secondo i vari esponenti del 'carroccio', il governo Renzi non sarebbe in grado di gestire l'attuale situazione di emergenza relativa all'immigrazione. Oltre al fatto che, lo stesso esecutivo avrebbe disatteso le aspettative di moltissimi lavoratori su una riforma pensionistica che tarda ad arrivare, allo scopo di cancellare definitivamente la riforma Fornero. Questi gli argomenti principali trattati nel corso della Festa padana. È arrivato anche un ultimatum al partito Forza Italia: 'O decide cosa vuol fare oppure andiamo avanti da soli', queste le parole del leader della Lega. Da questa settimana inizierà la protesta del partito che, dagli ultimi sondaggi elettorali, risulta essere la quarta forza nel panorama politico italiano.
Nel mese di novembre, prevista l'occupazione del Ministero dell'Economia
Ma la notizia che fa più clamore è relativa ad una sorta di occupazione, da parte dei parlamentari leghisti, del ministero dell'Economia per cercare di abolire la legge previdenziale attualmente in vigore. Le manifestazioni della Lega si concentreranno nel mese di novembre.
Domenica 8 prevista, a Bologna, una manifestazione contro le Coop e il sindacato Cgil. Ma il clou delle contestazioni sarà quando verranno organizzati tre giorni di occupazione nazionale. 'È in corso un tentativo di genocidio nei confronti del popolo italiano e di quelli europei. C'è qualcuno che li vuole sostituire con popoli che non hanno radici e che arrivano da altre parti del mondo', così conclude il leader della Lega.