Vivo più che mai, in questi giorni,il dibattito sulla riforma Pensioni.I lavoratori, specie i precoci, si interroganosullemodifiche strutturali verso cui potrebbe propendere l'esecutivo Renzi, in vista della prossima Legge di Stabilità.I timori che la riforma Fornero possa essere perfino peggiorata sono stati prontamente sedati da un'email dell'Onorevole Gnecchi, la quale rispondendoa M.B, un membro del gruppo 'lavoratori precoci unitia tutela dei propri diritti', ha rassicurato i pensionandi, specificando che sarebbe paradossale agire a 'fini peggiorativi'.
L'obiettivo, precisa l'onorevole Dem,sarà quello di lavoraredal 9 settembreper portare migliorie rispettoal vigente e rigidosistema pensionistico italiano. Nonostante queste rassicurazioni, ora il pressing dei precoci si è spostatodirettamente suRenzi: L.R ha mandato un'email al premier,dicendo tra le righe 'Caro presidente si attivi'. Vediamo il sunto dei contenuti esplicitati nella missiva, visibile per intero sulla pagina ufficiale del gruppo.
Riforma pensioni precoci, email a Renzi: 'Presidente si attivi, cambi la Fornero e conceda quota 41'
L.R ,iscritta al gruppo dei precoci, ha postato sul web la missiva che ha inoltrato al premier Renzi. L'email ha già ottenuto diversi consensi dai colleghi, che condividono in toto le richieste fatte dalla lavoratrice.
Dopo aver narrato la propria storia di vita per far comprendere maggiormente il significato della parola 'precoci', la pensionanda avanza la sua richiesta, esortando Matteo Renzi a divenire parte attiva in difesa dei lavoratori che sono andati a lavorare in tenera età. Ecco un estratto della lettera: 'Caro Presidente per favore si attivi per far sì che questa Legge Fornero venga modificata e vengano approvati 41 anni di servizio (c.d Quota 41) senza penalizzazioni e limiti d'età'.
Tra le righe la lavoratrice aggiunge che 41 anni di lavoro possano essere considerati più che sufficienti per accedere all'agognata pensione senza decurtazione alcuna. E conclude 'siamo un gruppo unito che confida nel suo appoggio, non ci deluda'.
Riuscirà davvero il premier Renzi a non deludere questi lavoratori, che hanno alle spalle ben 41 anni di contributi versati, o le manovre verso cui si propenderà saranno nuovamente deludenti?