In una intervista rilasciata al Corriere della Sera il Ministro Giuliano Poletti ha sottolineato che il Governo è impegnato a cercare una soluzione al problema pensionati. Se si riesce a sbloccare questa situazione si otterrà anche di ridurre la disoccupazione. Le aziende, specialmente quelle che hanno bisogno di personale giovane, premono affinché si trovi una rapida soluzione. Ed è prossima la discussione della legge di Stabilità nella quale si discuterà ampiamente di queste delicate tematiche. Le parti socialie i sindacati sono alla finestra per capire quanto sarà l'impegno del Governo e quanto sarà quello dei lavoratori.
Le voci che circolano sono le più disparate ma si confida in una soluzione che tenga conto delle esigenze dei lavoratori che non sarebbero interessati ad una riforma, fatta col metodo contributivo, troppo onerosa. Si cerca quindi una via che dia più dignità alle condizioni di vita degli anziani.
Parliamo quindi di giustizia sociale.
Se si guardano le Pensioni e i vitalizi di sindacalisti e politici, quelli in effetti più tartassati sono proprio i lavoratori. Anche se a più riprese si parla di aiutare i giovani ci si dimentica che sono ancora in tanti che, con l'approssimare dell'età avanzata, perdono il lavoro.La crisi occupazionale è ancora forte e, specialmente al Sud, si sente in maniera palese.
Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia ribadisce che Scelta Civica è da tempo in prima linea per una revisione anche retroattiva dei vitalizi dei parlamentari. Ma non sono le parole che risolvono i problemi servono invece i fatti. E se da un lato Poletti continua a dire che sono alla ricerca di soluzioni dall'altro rimanda l'appuntamento.
L'unico con le idee chiare è l'onorevole Damiano che continua imperterrito a pubblicizzare il suo Ddl 857 nel quale puntualizza le penalità a carico dei lavoratori non particolarmente gravose. In ogni caso la prossima occasione sarà la settima salvaguardia che dovrebbe traguardare gli ultimi 50.000 lavoratori che sono rimasti senza lavoro.
Sicuramente qualcosa verrà fatta ma bisogna quantificare i tempi e le modalità. Il 2016 potrebbe essere l'anno della svolta per tantissimi lavoratori ma anche per tantissimi giovani che attendono speranzosi un futuro migliore.