Al Ministero del Lavoro continuano le grandi manovre sugli interventi da inserire in legge di stabilità. Pare proprio che certamente saranno inserite misure per esodati e donne. Solo un duplice intervento, considerate le scarse risorse messe a disposizione dal Ministero dell'economia e finanze, per consentire alle donne lavoratrici ed agli esodati di andare (finalmente) in pensione.

Interventi nella legge di stabilità solo per esodati e donne

Unintervento nella finanziaria 2016, quindi, limitato e settoriale, che di sicuro alimenterà polemiche, malumori e proteste, come del resto già minacciato da tutte le sigle sindacali e dagli stessi comitati che sono sorti e si sono organizzati in questo periodo.

Le misure a tutela degli esodati ed il prolungamento dell’opzione donna in scadenza al 31/12/2015, potrebbero anche essere accompagnati da misurespecificheper i disoccupati over 55. Al ministero del Lavoro è calendarizzata una riunione tecnica che dovrebbe “partorire” indicazioni utili per scelte condivise e ci si augura definitive.

Flessibilità in uscita sponsorizzata dalla ministra Guidi e da Baretta

La flessibilità in uscita, come possibilità determinante per incentivare la staffetta generazionale e quindi come misura volta a favorire le assunzioni giovanili, piace alla ministra allo sviluppo economico Federica Guidi epiace anche al sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, cofirmatario insieme al presidente della commissione lavoro della Camera Cesare Damiano di un disegno di legge, il ddl 785, proprio sulla flessibilità.

Insieme i due ministeri stanno lavorando su quali soluzioni possono essere compatibili economicamente, condivisibili politicamente oltre che praticabili.

Nulla di nuovo all'orizzonte per i precoci: tutti nel governo tacciono

Nulla di nuovo, invece, sul fronte dei lavoratori precoci. Ogni giorno da ogni parte arrivano al governo richieste di interventi per consentire a questi “giovani” lavoratori di andare in pensione, senza alcuna risposta adeguata, difatti a livello governativo tutti tacciono o glissano sull'argomento.

Non tace invece il sindacato che manda all'esecutivo segnali non certamente tranquillizzanti . Sembra che, nonostante le dichiarazioni distensive formulate durante l'estate, nessuno voglia prendersi la responsabilità di dire o di fare qualcosa di buono per loro. Staremo a vedere, vigili come sempre per tenervi aggiornati. Intanto voi cliccate su “segui” per seguire quotidianamente l'evolversi delle varie questioni.