Sulla riforma Pensioni 2015 del governo Renzi si potrebbe girare un film: flessibilità in uscitasì o no, dichiarazioni di Padoan, Poletti, Boeri, Damiano, norme della Legge Fornero per la pensione anticipata cambiate sì ma a costo zero perchè vanno bene così (?), i lavoratori precoci vanno tutelati quindi la Quota 41 probabilmente non la facciamo (!)... sembra un brutto scherzo, una strategia per creare confusione, paura e rassegnazione. Non resta che attendere la Legge di Stabilità ed i provvedimenti successivi per capire se dal 2016 ci saranno le attese novità sulle pensioni che molti lavoratori aspettano.

Intanto diamo conto delle più recenti dichiarazioni di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan in quanto è chiaro che il Presidente del Consiglio e il Ministro dell'Economia siano i due attori politici col maggior potere decisionale (purtroppo, nonostante l'impegno, Cesare Damiano non ottiene molto).

Pensioni news su riforma e anticipate, Matteo Renzi: flessibilità in uscita nella Legge di Stabilità?

Ogni settimana il “traguardo temporale” cambia, anche a seconda di quello che dicono i diversi protagonisti della telenovela riforma pensioni 2015 (diverrà 2016 o addirittura 2018 come detto poco tempo fa da Padoan?).

In un intervento a L'Unità il premier Renzi risponde così ad un lettore (ed elettore del PD: il giornale è la voce ufficiale del partito): “Spero che la flessibilità in uscita sia realizzabile già con questa Legge di Stabilità”.

Un passaggio che potrebbe far sorridere -se la situazione non fosse ai limiti del dramma per molti- è: “Ti assicuro che una persona come il ministro Padoan è tra le più sensibili sull'argomento”.

Renzi ovviamente deve però precisare sulla tenuta dei conti pubblici e le scelte fatte dai precedenti governi (cioè difende la Legge Fornero, che dal punto di vista prettamente contabile sembra, e sottolineiamo il sembra, essere conveniente): “Dobbiamo però gestire le scelte fatte dai ministri e dai governi precedenti.

Ti assicuro che lo faremo con buonsenso e ragionevolezza... dobbiamo trovare il giusto equilibrio... c'è un sistema pensionistico che non può costare come in passato, dall'altro ci sono persone che vorrebbero godere della pensione non troppo tardi, magari prendendo anche qualcosa in meno. Va trovato l'equilibrio, ci stiamo provando”.

Riforma pensioni novità, Padoan: l'operazione di flessibilità in uscita costa

Riportiamo subito quanto detto dal ministro Padoan alla festa di Scelta Civica (il partito dell'ex premier Mario Monti) sulla flessibilità in uscita per la pensione anticipata, per poi darne una chiave di lettura: “L'idea che la flessibilità sia a costo zero è semplicemente inesatta. L'operazione di flessibilità in uscita costa e bisogna vedere come viene attribuito questo costo e a chi. Nella prossima Legge di Stabilità si esploreranno eventuali misure che permettono di utilizzare uscite anticipate rispetto all'età pensionabile... [il nostro sistema previdenziale] è giudicato dalla Commissione Europea uno dei più stabili e sostenibili, per evitare erosione di credibilità del nostro sistema apprezzato come il più equilibrato...

[eventuali modifiche] compatibilmente con i vincoli di bilancio e con i costi della flessibilità”.

Va precisata una cosa per non creare confusione: quando Padoan dice “L'idea che la flessibilità sia a costo zero è semplicemente inesatta” non sta smentendo quanto detto in precedenza né aprendo ad interventi sostanziali sui prepensionamenti, anzi conferma che eventuali interventi saranno a costo zero per lo Stato.

Le sue parole sono una critica all'interpretazione che interventi come la Quota 97 con penalità al 2% o la Quota 100 senza penalità, forse anche la Quota 41 per i precoci (proposte da Damiano e altri) siano già a costo zero per lo Stato: il riferimento della frase “L'idea che la flessibilità sia a costo zero è semplicemente inesatta” è proprio a tali proposte per la flessibilità in uscita, dunque ribadisce la sua linea e quella del governo.