Dopo l'allarme scoppiato lo scorso fine settimana sull'assenza del bonus da 500 euro in busta paga, una e-mail del Miur, inviata ad Orizzonte Scuola, ha chiarito che i soldi arriveranno fuori busta in un cedolino a parte perché non costituiranno reddito. Si tratterà di un'erogazione straordinaria, in attesa che il prossimo anno arrivi la card docenti. L'arrivo è previsto a breve, in quanto l'erogazione del denaro è già stata disposta. Ma risolto questo problema, ne resta sempre un altro fondamentale. Il Bonus da 500 euro per cosa va speso? È vero che l'elenco inserito nella legge 107/2015spiega per sommi capi tutte le spese che sono considerate come auto formazione per l'amministrazione del Miur, ma la maggioranza dei docenti ha ancora dubbi su alcuni dettagli.
Si può spendere il bonus da 500 euro per tablet o smartphone?
Sì, perché la legge include nelle spese fattibili con il bonus da 500 euro del Miur anche i software e gli hardware. Che ciò includa PC e tablet viene dato quasi per scontato. Ma, si chiedono molti, è possibile acquistare uno smartphone? Al giorno d'oggi sono tanticoloro che utilizzano tale strumento esattamente come un tablet dallo schermo più piccolo. Per rispondere a questa domanda, purtroppo, bisogna attendere il decreto. Il decreto conterrà dettagli su come utilizzare il bonus e anche su come fare la rendicontazione. Al momento l'unica certezza è che vanno conservati scontrini e ricevute. Ma sarà sufficiente uno scontrino non nominativo come prova della spesa effettuata?
In caso contrario, come gestire l'acquisto di biglietti per il teatro, per il cinema o per i musei? E come gestire l'acquisto di un libro o un Dvd dell'importo inferiore a 25 euro? La speranza è che il Miur si renda conto dell'urgenza di tale decreto, che dovrebbe arrivare, se non prima, almeno in contemporanea con l'accredito dei soldi. È giusto che i docenti siano in grado di comprendere come spendere il denaro ricevuto, senza commettere errori.
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