Dalle parti sociali alle opposizioni fino all'ala minoritaria del suo partito: tutti contro il premier Matteo Renzi dopo la decisione di rinviare almeno di un anno la riforma Pensioni e a quanto pare anche l'intervento di salvaguardia per gli esodati che ancora si leccano le ferite provocate dalla legge Fornero. Mentre i sindacati proseguono manifestazioni in tutta Italia (da Torino a Palermo, da Firenze a Bari) ecco alcuni interventi critici nei confronti del presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico, da Brunetta a Damiano: un errore rinviare gli interventi per la flessibilità verso nuove forme di pensione anticipata.

Pensioni, Brunetta: Renzi costretto a marcia indietro dopo le promesse

"A maggio Renzi - ha scritto oggi su Twitter Renato Brunetta - prometteva flessibilità uscita in legge di Stabilità. Ora, dopo le piroette di Padoan in cerca di risorse - ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio - è costretto a marcia indietro". "Un classico renziano", rincara la dose Renata Polverini, vice presidente della commissione Lavoro della Camera. "Un déjà vu - ha aggiunto - il rinvio al 2016 dell'intervento sulla flessibilità pensionistica". La Polverini ha ribadito che è necessario intervenire per aiutare i giovani che "non riescono a trovare lavoro a causa del blocco del turn-over". E dai parlamentari di Forza Italia di Silvio Berlusconi a quelli della Lega nord di Matteo Salvini critiche condivise all'esecutivo.

"Sarà solo l'ultima presa in giro - ha dichiarato il capogruppo leghista alla Camera, Massimiliano Fedriga - di un governo vergognoso che gioca con la vita di milioni di famiglie prendendo in giro pensionati e lavoratori. Renzi ancora una volta si dimostra - ha aggiunto il parlamentare del Carroccio - il principale sostenitore della legge Fornero".

Flessibilità in uscita, Damiano: rinvio interventi grave errore del governo

Per il governo critiche anche dalla maggioranza e dal suo partito. "L'annuncio del premier Renzi sulla flessibilità delle pensioni - ha detto il presidente della commissione Lavoro - stato una doccia fredda. Rimandare al prossimo anno una misura più volte annunciata e attesa da decine di migliaia di lavoratori è - ad avviso di Cesare Damiano - un errore".

Sarà dunque scontro nel Pd, la minoranza interna è vicina alle posizioni dei sindacati. Nella maggioranza anche il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano aveva detto di ritenere non più rinviabili gli interventi di modifica alla legge Fornero. Mentre sempre nella stessa maggioranza c'è chi esulta, come i parlamentari di Scelta civica, il movimento politico fondato dall'ex premier Mario Monti. "Chi pensava che la modifica della riforma delle pensioni Fornero fosse un'operazione facile e senza costi - ha dichiarato Gianfranco Librandi di Sc - è stato smentito dalla realtà. Qualsiasi modifica delle pensioni è possibile - ha spiegato il parlamentare di Scelta civica - esclusivamente con una contestuale riduzione di spesa pubblica".