La riforma delle Pensioni è ancora molto lontana ma le novità sul tema che sono state introdotte all'interno della legge di stabilità sono probabilmente un primo piccolo passo. Dall'aumento della soglia della cosiddetta “No tax area” passando per la questione degli esodati fino alla proroga dell'opzione donna, ecco che le novità sulle pensioni ci sono e potrebbero a breve diventare legge. Ma attenzione perché manca un passaggio decisivo: l'approvazione di queste norme nella discussione parlamentare che è già accesissima anche all'interno della stessa maggioranza di Governo.

Riforma pensioni Renzi: flessibilità in uscita rinviata

Chi si attendeva novità in tema di flessibilità in uscita, punto centrale di un'ipotetica riforma delle pensioni, è rimasto deluso. Dalle parti di Palazzo Chigi fanno capire che la pensione anticipata non è in cima ai pensieri dell'esecutivo. L'argomento è importantissimo ma ha bisogno di lunghi e accurati studi e approfondimenti poiché tutto dipenderà dalla sostenibilità a regime dei provvedimenti e, dunque, dalle coperture. Pertanto per il pensionamento dei lavoratori precoci se ne dovrebbe riparlare quantomeno in primavera. Tutto ciò che circola al momento sono soltanto proposte di riforma di cui il Governo dovrà tener conto quando prenderà in mano lo spinoso dossier “Pensioni”.

Legge di stabilità: estensione No Tax Area per i pensionati

Sulle pensioni, tra le notizie di sicuro interesse c'è quella dell'estensione della “No tax area”, cioè la soglia al di sotto della quale non si pagano le tasse. Nel testo licenziato dal Governo la scorsa settimana è prevista un aumento della soglia. In particolare si passa dagli attuali 7500 euro agli 8000 euro per i pensionati Over 75 e 7750 euro per i pensionati che hanno meno di 75 anni.

Una misura importante ma che non partirà dal prossimo anno. Infatti, tra le notizie più recenti sul tema pensioni c'è la dichiarazione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha chiarito che se ne parlerà dal 2017.

Andare in pensione con il part-time

L'altra novità è quella del part-time per andare in pensione. Chi può usufruire di questa misura e in cosa consiste?

Potranno richiedere il part-time per la pensione i lavoratori che dal prossimo anno e fino al 2018 avranno almeno 63 anni e 7 mesi di età. Si tratta di un part-time al 60-40% e il lavoratore avrà la garanzia di non avere penalizzazioni al momento della pensione. Infatti, il lavoratore che ha avrà terminato la propria carriera lavorativa usufruendo dell'opzione part-time riceverà l'assegno pensionistico come se avesse lavorato fino alla fine a tempo pieno.

Opzione donna prorogata

Una buona notizia anche per le donne. Il Governo ha deciso di prorogare anche per il prossimo anno la norma Opzione donna che consente di andare in pensione con 35 anni di contributi una volta compiuti almeno i 57 anni.

Il vantaggio di questa possibilità è quella di andare in pensione in netto anticipo ma bisogna considerare che l'assegno pensionistico verrà calcolato con il nuovo metodo contributivo con il rischio di perdere anche fino al 30% di quanto si avrebbe diritto con il retributivo.

Buone notizie per gli esodati

Con la legge di stabilità 2016 il Governo punta a mettere la parola fine anche sul tema degli esodati. Si metteranno a disposizione 1,2 miliardi di euro per salvaguardare le 30mila persone (sulle 50 mila totali certificate dall'Inps, come ha chiarito Damiano nei giorni scorsi) che finora erano state escluse dai precedenti casi.