Sono molte le novità sulla Naspi, per quanto riguarda l'anno 2015, che, con la circolare Inps n. 194 del 2015, sono entrate in vigore a seguito del recente dlgs n. 148 del 2015. Si tratta sicuramente di misure che rendono più sostenibile la riforma degli ammortizzatori sociali e che risolve, almeno parzialmente, alcune contraddizioni iniziali del sistema: in primo luogo, l'attenzione maggiore è stata data ai lavoratori stagionali del turismo, quelli maggiormente penalizzati, per i quali è possibile cumulare, in vista del calcolo della durata della Naspi, anche i periodi in cui si è usufruito di altre forme di sostegno al reddito; in secondo luogo, si è intervenuto sulla durata massima dell'assicurazione con un innalzamento del tetto a 24 mesi anche per gli eventi di perdita del lavoro che avverranno successivamente al 31 dicembre 2016.

La notizia è sicuramente positiva, ma la questione è che risulta essere connessa al vincolo di bilancio: in poche parole, se si dovesse sforare dalle previsioni di spesa si potrebbe limitare il beneficio.

Le novità Inps sulla Naspi 2015 per gli stagionali

L'aspetto più positivo della riforma della Naspi 2015 riguarda sicuramente i lavoratori stagionali del turismo. Infatti, nel momento in cui, secondo il calcolo standard dei contributi degli ultimi quattro anni, la durata della Naspi non dovesse raggiungere i sei mesi, sarà possibile inserire nel computo anche i periodi di contribuzione che hanno dato accesso, nei periodi precedenti, a forme di sostegno al reddito, come la 'disoccupazione ordinaria a requisiti ridotti' e la 'miniASpi' 2012.

Il primo vincolo riguarda la durata: se il lavoratore dovesse sfruttare questa possibilità, non può comunque avere accesso a una Naspi che duri più di sei mesi. Il cambiamento resta comunque importante: di fatto, per molti lavoratori significherà ricevere dai 2 ai 3 mesi in più di sostegno al reddito. Il secondo vincolo riguarda la platea di coloro che potranno usufruire di questo 'correttivo': si tratta soltanto di coloro che si troveranno ad avere perso il lavoro dal 1 maggio 2015 (data di entrata in vigore della Naspi) al 31 dicembre 2015.

I vincoli di bilancio sulla disoccupazione Inps, Naspi 2015

Si tratta, dunque, di misure sicuramente positive, ma i cui vincoli sono piuttosto stringenti: in primo luogo, come già visto, si tratta di una misura correttiva che, però, non avrà vita lunga, in quanto riguarda soltanto coloro che faranno richiesta della Naspi per eventi di disoccupazione occorsi nell'anno 2015.

Il vincolo, comunque, più forte resta quello 'solito' di bilancio: l'Inps, infatti, è tenuta ad uno stretto monitoraggio sulla spesa economica e finanziaria connessa all'applicazione di tale 'correttivo'. Se si dovesse presentare la situazione in cui vi sia uno scostamento o la possibilità di uno scostamento dalla previsione di spesa, allora vi potrebbe essere un intervento da parte dell'esecutivo: è previsto, infatti, per questi casi che, tramite decreto del Ministero dell'Economia in accordo con il Ministero del Lavoro, si possa andare incontro a una rideterminazione delle caratteristiche del beneficio.

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