E' tutta ancora da giocare la partita sulla riforma Pensioni. Il premier Renzi l'ha sostanzialmente rinviata al prossimo anno inserendo solo alcune misure tampone nella legge di Stabilità 2016 il cui esame entra nel vivo oggi al Senato. A Palazzo Madama non ci dovrebbero essere grandi stravolgimenti, secondo le intenzioni del premier che è disposto anche a porre la questione di fiducia sul alcuni punti. Alla Camera, secondo quanto emerge dalle ultime riunioni tra maggioranze ed esecutivo, potrebbero esserci delle modifiche: diverse misure restano blindate, come quelle su abrogazione Tasi prima casa e Imu agricola ma anche quella, pare di capire, che aumenta il tetto per l'utilizzo dei contanti.
Pensioni, Damiano contro Boeri: non gli compete proporre leggi
Forse qualche novità in arrivo sulle pensioni, il tema è in discussione, ma non è detto che vengano introdotte nuove misure se non una rivisitazione di quelle già inserite: come l'opzione donna, la salvaguardia esodati, la no tax area pensionati, la pensione anticipata per gli over 63 ma con la formula del rivisitazione del rapporto di lavoro da full-time a part-time. A insistere sulla riforma pensioni, da una posizione certo diversa da quella dei sindacati, il presidente dell'Inps Tito Boeri, che in sintesi propone più flessibilità in uscita per la pensione anticipata ma in cambio di pensioni più basse, più equità nel sistema previdenziale con tagli fino al 50% dei vitalizi e delle pensioni d'oro.
Oltre che per le sue proposte, Boeri viene criticato in queste ore, dopo le sue nuove dichiarazioni di ieri a In mezz'ora, per il suo presunto "sconfinamento" dai ruoli che gli competono in quanto presidente Inps. Duro il giudizio di Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, espresso in un'intervista pubblicata oggi su La Repubblica.
Pensione anticipata a 62 anni con 35 di contributi è sostenibile
"A mio avviso - ha detto il parlamentare della minoranza dem - l'Inps dovrebbe fornire dati e strumenti al Parlamento e al governo per fare le leggi, non - ha sottolineato - proporle". Damiano chiede invece a Boeri di "avere dati più attendibili" quando questi vengono chiesti e in particolare è infuriato per le simulazioni e i calcoli del presidente Inps sull'eventuale applicazione della proposta di legge per la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalità decrescenti sugli assegni.
Secondo Damiano è sostenibile, secondo Boeri è molto cara: costerebbe più di 8miliardi di euro. Una simulazione di costi che "lascia sconcertato" il presidente della commissione Lavoro che pensa "sia sbagliata" perché calcola praticamente per intero la platea potenziale degli aventi diritto e non quelli che potenzialmente sono disposti ad andare in pensione con questo sistema, come rivela del resto una ricerca Confesercenti-Swg secondo la quale solo un milione di persone, la metà dei potenziali aventi diritto, la sceglierebbe. Quindi la misura, che potrebbe essere scelta da chi ha svolto lavori pesanti e usuranti, costerebbe qualcosa come 4miliardi. Sui tagli ai vitalizi dei politici e alle pensioni d'oro calcolate col sistema retributivo "va bene colpire i privilegi - ha detto Damiano - ma io temo che una discussione di questo tipo possa rischiare di finire con il considerare un furto tutte le pensioni calcolate con il metodo retributivo. Finanche - ha sottolineato l'ex sindacalista - quelle da 1.300 euro lordi degli operai o degli impiegati che hanno lavorato tutta una vita".