Arrivano nuove dichiarazioni dal Presidente dell'Inps Tito Boeri riguardo la riforma delle Pensioni e l'attuale stato del sistema previdenziale italiano, durante una cerimonia tenutasi all'Aquila. Particolarmente interessante appare il chiarimento riguardante le ultimeproposte di flessibilità, sulle quali si è molto discusso nei giorni passati. "Non faccio l'opinionista" spiega Boeri, specificando che le opzioni di prepensionamento euscita dal lavoro studiate finora sono state avanzate in seguito a delle richieste specifiche. Riguardo invece il tema dei correttivi veri e proprio da applicare alle regole attuali di pensionamento, emerge la necessità di avviare un "intervento strutturale per risolvere la questione esodati in maniera definitiva", mentre per i disoccupati in età avanzata "che si trovano tra i 55 e i 65 anni" serve l'introduzione di una flessibilità in uscita con interventi come quelli legati al reddito minimo.
Pensioni 2016, bisogna aprire alla quiescenza a partire dai 63 anni
Stante la situazione, resta poi da intervenire sui meccanismi di quiescenza veri e propri, rilanciando uno strumento di flessibilità che permetta di ottenere la pensione anticipata rispettoai parametri della legge Fornero. La proposta del Presidente Inps punta a garantire un'opzione di pensionamento già a partire dai 63 anni di età. "Per farlo dobbiamo dare una pensione più bassa a chi va in pensione prima". Infine, Boeri sottolinea il ruolo dell'Inps nel nostro Paese, spiegando che "il sistema è solido e funziona", tanto che in altre nazioni si punta ad imitare il nostro modello previdenziale per poter avviare un rinnovamento.
"Abbiamo dei problemi, degli aggiustamenti da fare soprattutto per ragioni di equità, più che per la sostenibilità finanziaria", sottolineando come questo aspetto deve riguardare non solo le coperture economiche e i bilanci, ma anche il patto generazionale e l'equità sociale.
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