Tanta la delusione tra i docenti che aspettavano l'uscita del bando del concorso docenti. Sarebbe dovuto uscire entro il 2 dicembre, come da fonti del Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), ma ad oggi ancora nulla. L'iter parlamentare è terminato da qualche giorno ma ancora deve passare da parte dei tecnici del Ministero per le modifiche da apportare, poi al Consiglio dei Ministri e infine il DPR dovrà essere firmato dal Presidente della Repubblica e approvato dalla Corte dei Conti. Una procedura lunga e lenta che, se non riserverà sorprese,potrà slittare anche dopo il mese di gennaio.Vediamo chi partecipa e quanti saranno i possibili assunti.

I numeri dei posti di assunzione

Il Ministero dell'Economia ha dato il via libera a 63.700 posti di assunzione docenti tramite il concorso così diviso: 6.800 per la scuola dell'infanzia, 15.900 per la primaria, 13.800 assegnati alla scuola secondaria di primo grado, 16.300 per la secondaria di secondo grado e infine 10.900 i posti per il sostegno. Il bando non sarà unico, ma ne saranno emanati tre specifici: infanzia/primaria, secondaria primo e secondo grado e il terzo di sostegno. Novità di questo bando voluto dal governo Renzi con la Buona Scuola è proprio un concorso specifico per la classe di concorso sostegno. Ci sarà anche la prova preselettiva attivata solo per la classe di concorso infanzia/primaria in quanto sarà molto elevato il numero di concorrenti.

Viene confermata la partecipazione dei soli abilitati compresi i possessori del diploma magistrale entro 2001/2002 (dichiarato abilitante nel 2014). Saranno esclusi invece chi non ha l'abilitazione e gli insegnanti già di ruolo.

Priorità la riforma delle classi di concorso

Questo governo ha dato priorità alla riforma tanto discussa delle classi di concorso: alcune accorpate, altre sostituite e, altre ancora, del tutto nuove. Il ritardo del bando è dovuto soprattutto a questa riforma e, per cercare di fare il prima possibile, si rischia il pasticcio. I sindacati vorrebbero intervenire per poter chiedere delle modifiche essenziali, ma fino ad oggi nessuna convocazione.